Skip to content Skip to left sidebar Skip to footer

IL BILANCIO DELLE GELATERIE ARTIGIANE A DUE TERZI DELLA STAGIONE ESTIVA DAL PRESIDENTE REGIONALE DELLA CATEGORIA, IL LIGNANESE GIORGIO VENUDO

Giorgio Venudo, Presidente regionale per il Friuli Venezia Giulia di Confartigianato per il settore gelatiero, lignanese

MA ANCHE UN GRIDO D’ALLARME: SOLTANTO IL 7 PER CENTO DELLE GELATERIE IN ITALIA E’ ARTIGIANALE TRA LE CAUSE LA CARENZA PIU’ CHE DECENNALE DELLA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI AVVIATE  CAMPAGNE DI EDUCAZIONE DEI CONSUMATORI
Ormai giunti a oltre due terzi dell’estate, anche nel mondo del gelato si tirano le somme della stagione estiva 2013, che meteorologicamente è stata calda, dunque con un clima propizio al consumo del fresco e ristoratore gelato. Ma anche in questo settore la crisi si è fatta sentire. E un calo nel consumo si è registrato in particolare alla fine della primavera, e agli inizi dell’estate. Cioè nella stagione intermedia, a causa anche del bel tempo che stentava ad arrivare. Ma, secondo gli esperti e i rappresentanti della categoria, tale situazione va spiegata attraverso un’analisi più attenta dell’evoluzione del mondo delle gelaterie. Secondo le valutazioni di un portale di settore, Gelatotur, in Italia al momento soltanto il 7 per cento delle gelaterie è di carattere artigianale. Ovvero, realizza ancora il gelato secondo le tecniche e i canoni che hanno portato il prodotto italiano ad affermarsi nel mondo, e spesso a vincere competizioni anche a livello mondiale. Questo che cosa significa? Come spiega Giorgio Venudo, Presidente regionale per il Friuli Venezia Giulia di Confartigianato per il settore gelatiero, lignanese, e impegnato ogni giorno a diffondere il messaggio del gelato genuino sull’arenile della località friulana-“I consumatori oramai troppo spesso non distinguono tra il gelato artigianale e quello confezionato. E come loro ancor meno i bambini. Anche se vi sono ancora numerosi degustatori, appassionati, estimatori del gelato preparato con le basi e i prodotti naturali. Con il gelato che conserva intatto il suo sapore, non è troppo rigonfio d’aria, e che si distingue per colori naturali, non artificiali. La menta, per esempio, se è troppo verde, significa che non ha il suo colore naturale. Così il limone che non deve essere giallo canarino. E così via”. Ma perché si è contratto così fortemente il numero delle gelaterie artigiane in Italia? Forse prosegue perché i consumatori non sono più ‘educati’ a degustare il buon gelato artigianale, e quindi consumano ogni prodotto, purché si tratti di gelato? Ciò accade proprio per la mancanza dei gelatai artigiani preparati e capaci di far appassionare la loro clientela ai sapori genuini. E perché mancano? Come evidenzia Venudo –”la colpa è tutta nostra; negli ultimi decenni è mancata completamente la formazione scolastica, ed eventualmente extrascolastica nel settore”. Occorre dunque correre ai ripari per non perdere una delle ricchezze del sistema alimentare ed enogastronomico italiano che è il Gelato artigianale italiano. Proprio Venudo ha ideato una iniziativa che ricollega i gelatai artigiani. Che anche a Lignano si contano oramai sulle dita di una mano. “Ma occorre proprio formare i consumatori”- insiste Venudo. Il quale ricorda che il mondo delle gelaterie artigiane si sta comunque muovendo. E sono in programma, alcune già effettuate, iniziative per far conoscere il gelato artigianale ai bimbi si età scolare. Che, quando saranno grandi, sapranno distinguere e scegliere il gelato buono davvero.

Carlo Morandini