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L’alta cucina rivierasca non si ferma e propone le carature dell’area : Alberto Tonizzo del ristorante Al Ferarut attiva la consegna a domicilio del Pranzo di Pasqua

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Un menù che esalta i dettagli delle peculiarità dell’area propos

te tra la campagna e il mare

Non si ferma e freme dalla voglia di ripartire l’anima della Riviera Friulana. Le prescrizioni dell’emergenza hanno stoppato il mondo della ristorazione, come tante attività che hanno il fondamento sulla condivisione delle esperienze emozionali. Come lo è quella del gusto. Ma la voglia di fare, di far sentire la voce del territorio ferito dalla crisi ma che fortunatamente ancora pulsa di vitalità non è scemata. La tradizione locale è uno degli elementi della cultura del territorio che non può essere tralasciato. Neppure nei momenti meno facili. Ed ecco che l’avvicinarsi della tradizione Pasquale ha motivato la ristorazione stellata a reagire con forza. Alberto Tonizzo, chef e patron del ristorante Al Ferarut di Rivignano, si è infatti messo a disposizione di quanti non intendono trascurare la tradizione. E rispettando le precauzioni di sicurezza, anche a casa, si vogliono godere la suggestione di un pranzo stellato sulla propria tavola. Consegnato a domicilio e personalizzato. Un’occasione difficilmente ripetibile, perché nelle giornate delle grandi festività la ristorazione, così l’alta cucina, è impegnata a fondo nei propri locali per mettersi a disposizione di una clientela sempre più esigente e preparata. Alberto, come si legge nei suoi piatti, creazioni scaturite dalla cultura del territorio e dai prodotti locali del periodo, ha ideato un menù che coniuga i sapori dell’area con il cima primaverile che suggerisce l’impiego di fuori, erbe, frutti del momento. Non per assemblare piatti dall’aspetto indubbiamente suggestivo e attraente. Ma per trasmettere le emozioni del gusto della stagionalità. I “Ravioli di mele e fiori, ‘garusoi’ in umico con pesto di erbe spontanee, piantaggine agrodolce e caprino”. Il piatto della Primavera rivierasca, che -“nasce da una pasta finissima di riso fatta con succo di fiori fermentato, ripiena di mele biologiche e infuso alla camomilla, con le erbe di raccolta, i rizomi e le foglie di piantaggine agrodolce, caprino di Blessano con pesto di erbe spontanee. Da abbinare con uno Chardonnay rivierasco. È il piatto della primavera rivierasca. Che va a comporre una tavolozza dei sapori. Una delle valenze che il ristorante di Rivignano ha ottenuto nel tempo i maggiori riconoscimenti. A cominciare dalla Guida Michelin. Per passare all’Associazione giovani ristoratori d’Europa, della quale Alberto Tonizzo fa parte da tempo, e che nel Friuli Venezia Giulia ha avuto tra i suoi promotori Andrea Gabin ed Emanuele Scarello. All’Associazione Le Soste. Non sono che la sintesi di cinquant’anni di attività del locale fondato da Guerrino Tonizzo, padre di Alberto. Sempre di tendenza. Con ospiti, all’epoca, quali Claudio Villa, o il Mister Enzo Bearzot, I Nomadi, che hanno pernottato all’albergo connesso Al Ferarut. E ancora tra gli ospiti il pilota di F1 Juan Manuel Fangio. E in questi ormai oltre dieci anni di Stella Michelin, Aldo Giovanni e Giacomo, Le Iene, Arturo Antunes Coimbra, detto ‘Zico’. Alberto ha esportato le carature del suo ristorante anche nei grandi eventi e negli open day di aziende come Prada, Electrolux, Tesla. O in location come lo Yacht club Costa Smeralda. Con la ‘piccola’ soddisfazione di ottenere l’apprezzamento di Tronchetti Provera per i piatti degustati. Tutti questi riconoscimenti, per un locale che è il simbolo dei sapori della Riviera Friulana.