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Riviera friulana: il rilancio della ristorazione di pregio parte dall’autunno lignanese

57D7727B-975D-4297-A58E-58241805DE17Un locale multifunzionale a Pineta per completare l’offerta di pregio della città

‘Carbòn nèri’: braceria, cicchetteria, american bar, cucina di pesce e lievitati

Rilancia il mondo del gusto lignanese. Riparte la Riviera friulanacon una proposta nuova e di qualità, che conferma la vocazione del territorio e degli operatori di pregio a proporre spunti sempre nuovi e attrattivi al fine di arricchire l’offerta e fidelizzare gli ospiti delle città balneari come del retroterra. Mentre si analizzano le strategie più efficaci per superare, si spera l’ultima ondata della pandemia e i riflessi che potrebbe avere, seppure in forma più limitata, anche sul turismo e sulle attività della ristorazione e dell’accoglienza, sboccia un’offerta nuova per la città balneare, destinata a colmare le attese del pubblico più esigente e attento. Non paghi dell’obiettivo raggiunto coronando il sogno di trasformare un chiosco della spiaggia di Sabbiadoro in un ristorante alla moda con i tavoli proposti sulla spiaggia, Francesco Rizzi e Katy Cristin hanno progettato e realizzato la rivisitazione della loro pizzeria-ristorante Alisei, a Lignano Pineta, per realizzarne un locale multifunzionale, che mette a disposizione una gamma completa di opportunità per il pubblico giovane e meno giovane, ma che in particolare non più esclusivamente stagionale. Per perseguire questo nuovo traguardo, i due ristoratori lignanesi hanno concretizzato l’esperienza maturata in questi annie avvalendosi del supporto di specialisti attenti a interpretare le loro progettualità hanno rivoluzionato il locale. A cominciare dal nome, Carbon nèri, che evoca le braci della carbonella impiegata per le griglie dedicate alle Fiorentine e alle costate, ma che è anche il vocabolo della lingua friulana usato per indicare semplicemente un bicchiere di vino da uve a bacca rossa e in questo caso richiama la vasta proposta di prodotti enologici. Hanno infatti creato una braceria, nella quale le carni di pregio sono preparate in modo da esaltarne la genuinità. Ma non è soltanto braceria. All’ingresso l’american bar, che d’estate sarà aperto anche verso l’esterno del ristorante. Subito accanto la zona dedicata agli aperitivi e agli stuzzichini. Aperitivi che possono divenire facilmente anche un momento degustativo di vini di pregio, o essere accompagnati da un menù interamente vegetariano. La parete centrale del ristorante è infatti trasformata in un elegante espositore che ospita un campione esauriente dei contenuti dell’enoteca con i vini di pregio delle regioni Italiane, dei Paesi europei ed extraeuropei. Passando dai vini frizzanti ai bianchi fermi, ai rossi meno impegnativi fino a quelli più complessi, ai vini dolci. Per ritornare, nel bar, a drink e cocktail. Non ancora operativa, ma lo sarà a breve per poter gestire le attese degli ospiti più giovani, la zona dei Lievitati, dove saranno proposte non semplici pizze ma anche altre golosità. In fondo al locale, a vista, la braceria. Accanto, una sala per il menù degustazione, anche di pesce, con tavoli distanziati riservati e una saletta per famiglie, piccoli gruppi, sempre destinata alla degustazione. Il locale più grande, rivolto alla strada, sarà quello dedicato ai lievitati e alle famiglie con bambini. Carbòn nèri si configura dunque come una struttura pensata per rispondere alle aspettative di un pubblico che vive, frequenta, già conosce Lignano, ma anche per ri-fidelizzare quanti in questi anni avevano preferito altre mete. Anche i materiali impiegati sono stati scelti in quest’ottica, dal calore del legno e dei tavoli realizzati su misura ai colori dell’arredo e delle pareti. Una nuova iniziativa imprenditoriale, quella di Francesco e Catia, che potrà stimolare l’intero sistema dell’offerta extrastagionale, e non solo, lignanese e dell’intera Riviera friulana. Soprattutto perché rilancia un’attività decennale ripensandola in funzione delle attese dei turisti più attenti, quelli che scelgono il Friuli Venezia Giulia per le sue prerogative nei settori dell’accoglienza, della ristorazione, della ricettività e che compongono il cosiddetto turismo lento. Ma che è anche rivolto all’utenza dell’area rivierasca, con un’offerta poliedrica e di qualità. In un settore, quello della ristorazione, che se ha sofferto nel corso del lockdown, e nel complesso a nordest non presenta grandi novità, può cogliere da questa novità lo stimolo a proporsi con rinnovata competitività.

Carlo Morandini