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Riviera Friulana: tra la spiaggia, le dune e la pineta un’oasi di relax e del gusto

Il Sabbiadoro Beach Bar & Restaurant della famiglia Andretta proposta innovativa

Un’offerta modulare per grandi e piccini

Offre una sintesi delle principali ricchezze naturali a due passi dalla spiaggia e dal mare, con possibilità di relax, ristoro, intrattenimento, perfino di balneazione in una piscina protetta per i più piccini mentre i genitori si crogiolano al sole ai bordi dello specchio d’acqua, degustando un drink o gli snack che l’american bar propone.

E non può essere diversamente per il Beach Bar & Restaurant che si chiama Sabbiadoro. Ideato dalla famiglia Andretta per rappresentare un’alternativa innovativa all’originario chiosco a fine spiaggia, che molti ricordano ospitava diversi anni fa una giostra acquatica sulla battigia, più di recente i trampolini elastici, il locale è realizzato in forma modulare su due piani.

Al pian terreno, tra l’ultimo tratto del lungomare Trieste, originariamente una pista d’atterraggio per aerei militari della seconda guerra mondiale, e le dune che racchiudono il villaggio Bella Italia e rappresentano l’ultima traccia tangibile e ben visibile dell’arenile così com’era e lo vide anche lo scrittore americano Ernest Hemingway, paragonando il paesaggio rivierasco alla ‘Florida d’Europa’ in quanto gli ricordava le eleganti e dolci spiagge di Palm Beach, l’ampio giardino, verso la strada.

All’interno il bar e il banco con l’area cucina e i posti a sedere al coperto. Alle spalle, che si protende verso la pineta, il giardino con due piscine riscaldate, una per i più piccini, l’altra dotata di idromassaggi per gli adulti. Allestito per offrire il massimo confort a ospiti di ogni età. Ma destinato anche all’intrattenimento visto che ospita anche un minigolf. Al piano superiore, la conferma del paesaggio circostante, che si lascia intuire al pianterreno.

Vi si accede dalla scala o dall’ascensore, sbucando accanto all’American bar. Poi l’ampio terrazzo. Parte destinato alla ristorazione, veloce o da degustazione, parte a salotto affacciato tra la spiaggia e lo skyline dell’Alto Adriatico. Non solo, ma la copertura del terrazzo è rimovibile in pochi istanti, e consente di gustare il cielo dell’estate e un po’ di fresco in più standosene comodamente seduti al tavolo o nei salottini.

Una location interessante e a portata anche di bicicletta, perché accanto al Sabbiadoro Beach Bar & Restaurant passa la ciclabile che oramai collega Lignano Riviera con Lignano Punta faro, attraversando il lungomare della pineta Bella Italia, già Getur.

Assieme agli intrattenimenti classici della spiaggia, da praticare in mare compresi gli sport dinamici come il para sail, i gommoni al traino, ma anche il più tranquillo e classico pattino, qui, a Lignano, da sempre chiamato ‘moscone’, in tempi extra emergenze sanitarie, i servizi e l’offerta per i turisti proprio qui si sono arricchiti del cinema all’aperto, come della spiaggia per i cani.

Un servizio sempre più richiesto, anche perché il recente ‘lockdown’ ha indotto molte ad arricchire la propria casa con la compagnia del migliore amico dell’uomo. Il Sabbiadoro Beach Bar & Restaurant, dispone del bistrò nel quale piatti a base prevalentemente di pesce vengono preparati sul momento in cucina. Dalla grigliata, sempre la più richiesta, al pesce affumicato, al forno, fritto, o la classica spaghettata alle sapide vongole, i i più delicati tagliolini al salmone, o le penne alla rucola e i gamberetti. Ma non mancano le pietanze a base di carne, tra le quali spicca la tagliata di manzo. Ormai il Sabbiadoro Beach Bar & Restaurant, in pochi anni è divenuto un’icona del benessere, del gusto, un luogo da raggiungere anche in bicicletta per trascorrere momenti di svago.

Ha ospitato musica dal vivo, ma è a disposizione anche per le cerimonie, dai matrimoni, agli anniversari, ai battesimi, alle cene aziendali, alle feste di compleanno, di laurea… Condite, assieme alla professionalità del personale, dallo scenario circostante, di una Lignano che ha saputo preservare il suo ambiente e l’assetto originario.

Carlo Morandini