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Riviera friulana: un’icona del cibo tradizionale è la Tavernetta Da Aligi a Porpetto


Vini da gran premio tra innovazione e genuina autenticità a I Feudi di Romans Relax agreste a Casa Gioia a San Michele al Tagliamento

groppolentaUn menù di Natale classico? Al Nordest si basa su cibi ricchi e nutrienti, perché, come in molte terre del nord, l’occasione ha sempre rappresentato un momento per recuperare le energie, riposarsi ma anche festeggiare con la famiglia, di solito allargata, una ricorrenza che dal carattere religioso trasmette gioia e speranza, specialmente in vista dell’inverno, che deve ancora trascorrere.

Nelle case, le nonne, le casalinghe, oggi le donne che spesso nel corso della settimana lavorano anche loro, hanno sempre curato l’aspetto salutistico anche dei cibi più impegnativi. grop2Così fa da decenni ormai Ezio Grop, alla Tavernetta Da Aligi di Porpetto. Prepara infatti cibi dalla matrice gustosa, che nella nostra memoria evocano ancora la sazietà indotta dai grandi pranzi d’un tempo, con l’equilibrio che consente di gustarne anche la delicatezza, gli aromi spesso trascurati per la fretta di cibarsi nella quotidianità, o perché la matrice della nostra memoria ripesca esperienze passate.

Il gusto della tradizione con la modernità delle potenzialità della cucina di oggi: questo potrebbe essere individuato come il paradigma che guida Ezio Grop, assistito in sala dalle sorelle Clia e Meri. Scorrendo le proposte del locale, si va dal caldo orzotto alle verdure di stagione, agli gnocchi di patate con ragù di selvaggina.

Nei secondi, la scelta scorre dal pesce, carpaccio di trota salmonata e affumicata o baccalà alla vicentina, alla faraona o al coniglio al forno, ma ecco anche le costicine di agnello al rosmarino, la tartare di manzo, e la selvaggina, dal cervo al cinghiale al capriolo in umido con polenta.

Per finire, il menù, con una proposta intrigante: le lumache in umido o alla Bourguignonne. Il vigneto che domina nella cantina della famiglia Grop è ovviamente quello made in FVG, perché dalla fondazione, il compianto Aligi e la moglie Elsa hanno fatto crescere quella che era un’osteria, per trasformarla in una vetrina permanente delle eccellenze del Friuli Venezia Giulia e della Riviera friulana.

Vetrina, che Aligi aveva voluto esportare anche a Lignano Sabbiadoro, visto che fondò la Farmacia dei sani. Vini, prodotti enologici intrisi di tipicità che con il loro equilibrio e i loro profumi hanno conquistato le vetrine e i concorsi nei siti iconici della vitivinicoltura mondiale.

ifeudiI Feudi di Romans, a San Canzian d’Isonzo, sono la sintesi dell’idea che ha mosso Enzo Lorenzon a valorizzare ulteriormente le terre rilevate dal padre a poca distanza dal fiume, per farne un incubatore della viticoltura di pregio.

Oggi supportato dai figli Davide, in cantina, e Nicola, ha intascato medaglie d’oro perfino a Bruxelles con il Sauvignon Blanc realizzato tra le Grave isontine. Grande appassionato dell’arte venatoria, il suo impegno sul territorio nasce dall’amore per quest’area, che spesso percorre per valutare passo dopo passo quali scelte, quali potenzialità rilanciare per il futuro.

Enzo ha sempre rivolto il suo impegno verso il futuro, senza soffermarsi a valutare gli aspetti passati, ma orientando la sua attività verso l’innovazione. Gli esempi più recenti? Il blend ‘Sontium’, un vino con il nome dato dagli antichi romani all’Isonzo, realizzato con le uve delle vigne più vecchie dell’azienda di Pinot Bianco, Friulano, Malvasia, Traminer Aromatico, assemblate e lasciate maturare per 12 mesi, parte nella botte, parte in bottiglia.

Un bianco che vuole essere un concentrato di sensazioni destinate a evocare lo scorrere del fiume che ha generato queste aree ghiaiose, ‘Sontium’, o meglio Isonzo, che ama accompagnare piatti di pesce ma anche le carni bianche.

fysiCome quelle di coniglio e i prodotti di Vecon-Coniglionatura, realizzati, come ‘Sontium’, nella Riviera Friulana. Ma Enzo non si è limitato a voler lanciare il territorio che ha saputo valorizzare con uno dei suoi prodotti di punta, ma nel contempo ha voluto concretizzare l’esito della ricerca, realizzando Fysi, in greco antico ‘natura’:

il primo vino biologico de I Feudi di Romans, realizzato con i vitigni selezionati dall’Università di Udine per creare vitigni resistenti alle malattie fungine, in modo da ridurre i trattamenti antiparassitari. Le varietà impiegate in Fysi sono_ kretos, rytos e soreli, coltivate nei terreni aziendali con metodo biologico.

Oggi siamo in vena di viaggiare e così percorriamo l’intero arco rivierasco, dal margine orientale della Riviera friulana, nell’entroterra il bacino dell’Isonzo, verso quello occidentale, costituito dal bacino del fiume Tagliamento. Se ci vogliamo sbizzarrire c’è una selva di strade e percorsi secondari, parte non asfaltati, parte sugli argini della laguna e fluviali, che potranno consentire di apprezzare scorci e paesaggi di grande suggestione.

Ambiti naturali e protetti, dall’Isola della Cona, accanto alla foce dell’Isonzo, a due passi dalle vigne dei Lorenzon, all’ambito di prossimità della Laguna di Grado e di quella di Marano, fino agli argini esterni del Tagliamento. Tre le possibilità per raggiungere la riva destra del fiume, che si trova in Comune di San Michele al Tagliamento, nel quale si parla anche il Friulano e nel quale si trova anche Bibione: il ponte di Latisana sulla Ss14, il ponte che collega Lignano Riviera al Veneto Orientale, nella buona stagione il servizio di traghetto sul fiume, riservato al traffico ciclistico e pedonale.

Poi, scendiamo verso Bevazzana, ma prima di raggiungere Bibione scavalcando la Litoranea veneta, il canale interno che collega Grado a Venezia, possiamo raggiungere il Parco nazionale della Val Grande, originariamente valle da pesca, oggi oasi naturalistica. Poco prima, quasi a ridosso dell’argine del Tagliamento che è caratterizzato da un casagioia1percorso ciclopedonale, Casa Gioia, un fabbricato rurale oggi agriturismo, immerso nel verde della campagna. Ristrutturato dalla famiglia Toniatti Giacometti, consente agli ospiti di godersi del placido e naturale relax dell’aperta campagna, pur a poca distanza dalle trafficate realtà balneari di Lignano e Bibione, con la possibilità di raggiungere, anche in bicicletta, i loro grandi arenili.

Ma volendo fruire pienamente della tranquillità che regna a Casa Gioia, ecco la splendida piscina in aperta campagna con solarium e idromassaggi. E per completare l’impronta green che trasuda da tutti i locali della casa nella quale è stata mantenuta l’architettura assieme all’arredo di carattere agreste, la colonnina di ricarica per le auto elettriche, sempre più richiesta specialmente dagli ospiti stranieri.

Carlo Morandini

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