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San Canzian d’Isonzo: ‘Sontium’ è l’uvaggio emblema dell’agricoltura eroica delle terre dell’Isonzo

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Prodotto d’immagine de I Feudi di Romans voluto dalla famiglia Lorenzon per omaggiare il territorio

Quattro vitigni bianchi di carattere per rappresentare la natura antica e selvaggia dell’area

È sempre ‘Sontium’ il prodotto di punta della viticoltura rivierasca
isontina. Ideato dai viticoltori Lorenzon de I Feudi di Romans, di San Canzian d’Isonzo rappresenta l’identità di un territorio difficile. A metà strada tra l’Adriatico e le grave trasportate dall’Isonzo nei secoli. Terreni che variano dalla natura sabbiosa a quella ghiaiosa. Ideali per la coltivazione di piante di vitigni a bacca bianca. Da terreni già naturalmente sapidi e dalla brezza marina che si alterna alla freschezza della bora, all’umidità di un retroterra tra le acque fluviali e quelle adriatiche, crescono le viti capaci di consentire all’enologo de I Feudi di Romans, Davide Lorenzon, di di realizzare vini che hanno ottenuto riconoscimenti nei concorsi mondiali dei vini di alto spessore. È dalle stesse uve che Davide ricava l’uvaggio ‘Sontium’, dal nome più antico, in lingua latina, dell’Isonzo. Un nome scelto assieme al fratello Nicola, che si occupa del marketing e della promozione, e fortemente voluto dal padre Enzo. Un’intuizione importante. Come lo è stata quella di Enzo Lorenzon di valorizzare i terreni perifluviali per poter vincere la scommessa che anche da quelle terre prima di allora ritenute improduttive, potevano s
IMG_2513caturire prodotti di classe. ‘Sontium’ è realizzato con un’attenta selezione di uve dai più vecchi vigneti di Pinot Bianco, Friulano, Malvasia. E una piccola parte di Gewurtztraminer che regala un pizzico di sapidità e una nota più decisamente minerale a un vino giallo paglierino, con un bouquet ampio e complesso, fatto da note speziate e frutta matura. Da abbinare con le carni bianche, ma anche con i crostacei, o con il pesce pescato cotto al forno. Un vino, ‘Sontium’, che sta ottenendo sempre maggiore interesse tra gourmet e degustatori, in diverse parti del mondo. Rappresentativo anche dell’idea rivierasca, che Enzo Lorenzon, assieme a Davide e Nicola, sostiene fin dall’inizio. ‘Sontium’, fa parte di una linea articolata di vini che contraddistingue oggi l’azienda fondata nel 1974 nel cuore della Doc Friuli Isonzo, in provincia di Gorizia. Un’azienda che si estende su una superfice di 90 ettari: 70 dedicati alla coltivazione della vite. La parte restante alle varietà frutticole e orticole che l’Azienda agricola realizza. Prodotti, che sono reperibili nel complesso per la degustazione, l’esposizione, la vendita, nella struttura che ospita anche la direzione aziendale. Per la parte viticola, le varietà spaziano tra quelle autoctone e internazionali. Per realizzare circa mezzo milione di bottiglie, che raggiungono i degustatori di ventiquattro Paesi, tra i quali gli Stati Uniti, la Russia, l’Australia, il Brasile, la Cina e il Giappone. Accanto, ovviamente, al mercato italiano.

Carlo Morandini