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Un Comune che si distingue sul territorio rivierasco per l’appeal verso il turismo lento

Palazzolo dello Stella Un’area a vocazione rurale nella quale risaltano le peculiarità

In particolare un’Isola di agricoltura sostenibile dove l’accoglienza è relax e confort

Palazzolo dello Stella (Ud) si trova in una posizione baricentrica rispetto al territorio della Riviera friulana. Un concetto, quello dell’idea rivierasca, al quale il Comune friulano ha dimostrato voler di credere già dal 2013, quando è stato promotore, assieme palazzolo4 palazzolo5all’Associazione culturale La Riviera Friulana, del 1. Raduno di auto e moto d’epoca della Riviera Friulana. Un evento, che aveva consentito ai partecipanti, diverse le vetture austriache tra le quali una splendida Jaguar Cabrio bianca del 1956, di visitare Grado, San Giorgio di Nogaro, Aquileia, Torviscosa, Cervignano, Marano Lagunare, Ronchis, Latisana con arrivo a Lignano Sabbiadoro. Concretizzando così, lungo un percorso ideale ma suggestivo dal punto di vista turistico, il concetto di collaborazione e sinergia, di complementarietà delle terre rivierasche, al quale aderirono anche gli altri Comuni interessati. Palazzolo dello Stella, ‘Palacjul’ in friulano, ‘Palassòl’ nella variante locale della lingua friulana che si contraddistingue per le differenze di pronuncia o a volte di vocaboli di paese in paese, è una località che per lungo tempo ha basato la sua economia sullo sviluppo delle attività rurali, per poi rafforzare le attività artigianali e della piccola industria. Ma anche il turismo di pregio, soprattutto grazie alla specializzazione delle attività agroalimentari e vitivinicole presenti sul territorio. Come Isola Augusta, realtà che valorizza la vocazione viticola, di terreni conosciuti già dagli antichi romani, con realizzazioni sostenibili e una vinicoltura esclusiva. La storia di Palazzolo dello Stella è antica. Alcuni ritrovamenti testimoniano la presenza umana in questi luoghi dalla preistoria. Le tracce più antiche della presenza umana risalgono all’età Neolitica (V-IV millennio a.C.), altre ricompaiono nell’età del Bronzo recente (XIII – inizi XII secolo a.C.), altre ancora nell’età del Bronzo finale (XII-X secolo a.C.), fino alla colonizzazione romana. Che ha lasciato la sua traccia importante nella pianta a maglia ortogonale del capoluogo, con l’asse delle strade orientato secondo l’inclinazione del Cardo Massimo di Aquileia. Si trova infatti lungo la Via Annia, una delle direttrici principali dei traffici dell’Impero romano, da Roma, attraverso la Via Aurelia, fino ad Aquileia, e poi su verso il centro Europa e i Balcani. Questa, è una zona di scambi e di commerci, perché come altri corsi d’acqua, il fiume Stella, che ha origine poche decine di chilometri a nord dalle falde di risorgiva, rappresentava un ostacolo, un confine agli scambi. Sono stati infatti ritrovati i resti di un ponte romano che valicava il fiume. Lo stesso nome di Palazzolo indica la presenza di una istituzione fiscale, una postazione, un presidio che gestiva il passaggio, i traffici tra Aquileia e Condordia, le località romane dalle quali è equidistante, oggi, la prima sempre nel Friuli Venezia Giulia, la seconda nel Veneto orientale. Il nome di Palazzolo dello Stella lo assunse nel 1866, dopo la terza guerra d’indipendenza, quando entrò a fare parte del territorio nazionale. Oggi il territorio comunale di Palazzolo dello Stella è delimitato a nord in parte dalla Strada statale 14, a ovest dal corso del fiume, a est dal torrente Turgnano, a sud dalla laguna di Marano dove sfocia il fiume. Il paesaggio è caratterizzato, specialmente a sud, dalla prevalenza delle attività agricole, anche sui terreni di bonifica. Dai quali si scorgono i suggestivi paesaggi lagunari e lo skyline di Lignano Sabbiadoro. Le frazioni sono Piancada, Modeano e Fraida. E sono collocate in un territorio oggi attraversato anche dai percorsi ciclabili. Si possono duqnue raggiungere anche sui pedali. Ma l’attrattiva principale dal punto di vista turistico-ambientale è rappresentata dalle terre percorse dal fiume Stella. Che si raggiungono da Isola Augusta dov’è possibile soggiornare immersi tra la natura e i terreni vitati. Lungo il tracciato del fiume, nell’intero bacino dello Stella la natura è stata generosa di biodiversità e siti di grande suggestione paesaggistica. Soprattutto verso il delta, che sfocia nella laguna. Nei pressi del quale nidificano i cigni, stabilmente, nel corso delle stagioni diverse altre specie. Un fiume fantastico, tutelato nella zona delle foci dove si trova l’Oasi avifaunistica gestita dal W.W.F., che si può risalire dal mare, dalle acque circostanti Lignano e dalla laguna, con grosse imbarcazioni fino a Piancada. Dove, in corrispondenza del porto della località e sede comunale adiacente che è Precenicco, è attraversabile in bicicletta e a piedi su un ponte. Che da Precenicco consente di raggiungere la Casa del Marinaretto, situata a Piancada. Con barche di dimensioni minori di arriva fino al porticciolo di Rivarotta di Teor-Rivignano. Anche nel tratto del capoluogo comunale lo Stella presenta aspetti suggestivi. E tra le attrattive un’oasi di Nymphaea alba, rara e splendida specie botanica, che ricopre le acque di un’ansa morta del fiume. Una realtà da conoscere, dunque, non da trascurare come tante terre di passaggio. Perché ricca di eccellenze e specificità. Che il Comune guidato da Franco D’Altilia è impegnato a valorizzare. E spesso ospita incontri culturali di spessore, nel capoluogo in riva al fiume Stella, d’estate, ma anche a Isola Augusta, dove la famiglia Bassani ha creato un salotto di approfondimento spesso animato da grandi personaggi.

Carlo Morandini