Prodotti a Km0 pesce verdura cereali nel Lifestyle Friulano per una longevità sostenibile con la Dieta Mediterrana del F-VG
L’evento sulla Dieta Meditternea ad Aquileia presso la
Cantina Di Franco Clementini è stato realizzato dall’Associazione Culturale La Riviera Friulana in collaborazione con il Wigwam International Club, Italia Nostra sezione di Udine, il Club per l’UNESCO di Udine che è capofila nel progetto finanziato dalla Regione FVG , da UNIUD e varie associazioni partner .
La dieta mediterranea rappresenta un vero e proprio stile di vita, non solo un regime alimentare. In Friuli Venezia Giulia, questa dieta si fonde con le tradizioni locali, creando un connubio perfetto per un invecchiamento sano e un benessere duraturo.
Il consumo di alimenti freschi e stagionali, come frutta, verdura, cereali integrali, pesce e olio d’oliva, è alla base di questo approccio.
Inoltre, il legame con il territorio e la convivialità dei pasti contribuiscono a una vita sociale ricca, fondamentale per il benessere psicologico.
Adottare la dieta mediterranea in un contesto friulano significa anche valorizzare i prodotti tipici locali, come il vino friulano e i formaggi, l’olio extravergine, la frutta la verdura, i cereali (il nostro FVG è fonte di tutto per la nostra sopravvivenza) ) che possono essere parte integrante di un’alimentazione equilibrata. In questo modo, si promuove non solo la salute fisica, ma anche una forte identità culturale e comunitaria.
In sintesi, la dieta mediterranea è un vero e proprio stile di vita che, unito alle tradizioni friulane, favorisce un invecchiamento attivo e una qualità della vita superiore.
La Dieta Mediterranea è stata individuata dal Dottor Ancel Keys, biologo e nutrizionista americano che venne inviato, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, nell’isola di Creta e in Campania per condurre degli studi sui soldati impegnati a combattere in quei luoghi.
Ne conseguì che essi erano meno soggetti a malattie cardiovascolari e disturbi gastrointestinali. Ma non si fermò lì: infatti, proseguì i suoi studi nel Cilento, a Pioppi, dove morì (IN SALUTE) alla età di 100 anni.
Quindi, egli stesso ha voluto donarci quest’ultima prova sulla veridicità dei suoi studi: infatti, possiamo facilmente intuire che l’alimentazione influisce sulla longevità e sulla qualità della vita.
Il Progetto capitanato dal Club Unesco di Udine e ‘ volto a sensibilizzare l’argomento attraverso varie tappe che si sono svolte sul territorio del Friuli Venezia Giulia.
Dopo la prima tappa, tenutasi all’Università di Udine, la seconda si è svolta a grado alle foci dell’Isonzo, al Caneo; la terza ha avuto come cornice la splendida location della Azienda vitivinicola Brojli, della famiglia Clementin.
Clementin, a Terzo di Aquileia, fondata inizialmente dal padre di Franco, Gastone Clementin. Franco ricopre attualmente anche l’incarico di Presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori.
Riguardo alla Dieta Mediterranea si è parlato anche ad Aquileia, come ci spiega il Professor Alviano Scarel, ricercatore di enogastronomia romana.
Grazie ad alcune fonti, infatti, possiamo dire con chiarezza che gli Antichi Romani si nutrivano, già al tempo, di quei nutrienti cardini della Dieta Mediterranea, della quale parliamo al giorno d’oggi.
La loro alimentazione era costituita principalmente da pesce e cereali, cibi che i Romani riportavano anche nei mosaici, alcuni dei quali si sono conservati e sono arrivati fino ai giorni nostri, designandosi, in questo modo, come i fautori originari della Dieta Mediterranea.
Gabriele Cragnolini, Presidente della sezione di Udine di Italia Nostra e agronomo forestale ha parlato del paesaggio agrario che abbiamo , va ammirato e preservato perché è frutto di lavorazioni e trasformazioni avvenute nel corso dei secoli dovute agli avvenimenti naturali.
Infatti, continua Cragnolini, si coltivavano superfici estese di terreno fin dal Neolitico e, a seguito del disboscamento di alcune aree, quelle zone venivano coltivate per pochi anni e, successivamente, lasciate allo sviluppo naturale.
Il Friuli Venezia Giulia, come abbiamo appena ricordato, è un territorio che è stato plasmato dalle acque, creato dallo scorrimento dei materiali e dei detriti dei fiumi Tagliamento, Isonzo, Natisone e i cui terreni sono stati modificati dalle bonifiche.
Già ab tempore gli antichi avevano una conoscenza approfondita delle piante, dei frutti e dei loro benefici. Basti pensare a poeti latini come Virgilio, che, nelle Bucoliche, ci spiega proprio come dovevano essere coltivati i campi.
Si parla infatti della Bucoliche come opera didascalica. Gli antichi, per esempio, sapevano distinguere e scegliere il Carpino bianco per i rimboscamenti perché forniva legna da ardere, mentre altri alberi venivano sfruttati per i suoi frutti.
Per osservare in maniera consona il paesaggio, dobbiamo tenere conto del tempo universale e, cioè, che va oltre la nostra conoscenza tangibile. Parliamo, infatti, aggiunge Cragnolini, di Querce di oltre 600 anni e, proprio per questo, va assolutamente preservato.
Il paesaggio in questione viene ritratto diversamente da vari autori fini ai giorni nostri, ha evidenziato Adriana Ronco Villotta, docente di storia della arte.
La relatrice ha illustrato una serie di immagini e di dipinti con la natura e i cibi della Dieta Mediterranea come soggetti, che vengono rappresentati in maniera diversa a seconda del periodo che si prende in considerazione. Questi soggetti esaltano molto spesso il contesto nel quale si trovano.
Recentemente, sono state scoperte dagli studiosi le proprietà salutistiche di alcuni alimenti quali il peperoncino, che viene cantato nella sua ode al peperoncino da Rosinella Celeste, scrittrice di poesie a tema.
Tra gli ospiti dell’evento troviamo anche Vincenzo Maiolino, già campione del mondo di ingestione della bacca piccante per eccellenza in una gara disputatasi a Diamante, in Calabria.
Il settore primario svolge un ruolo fondamentale nella nostra realtà, conclude Alberto Budai, Presidente della Commissione agricoltura del Consiglio regionale del FVG, per il mantenimento in salute e la conservazione del nostro territorio.
Dobbiamo considerare il nostro territorio, continua Budai, come un piccolo Locus Amoenus cantato da Virgilio o un piccolo compendio dal punto di vista climatico e metereologico, che gode anche di un grande bagaglio culturale.
È stato, infatti, scelto fin dagli antichi per la coltivazione e la produzione di varie eccellenze grazie al suo clima favorevole, come nell’aquileiese con le pesche di Fiumicello o il Refosco dallo stelo rosso, il quale viene identificato con l’antico Pucinum, che veniva ricavato da questi terreni dagli antichi romani.
La serie di interventi è stata conclusa da Franco Clementin, che con la moglie Liliana, il figlio Antonio e la figlia Sveva seguono in modo esemplare l’azienda valorizzando la coltura dell’area.
La seconda parte dell’evento ha avuto come protagonisti i sapori dell’area aquileiese, ed è stata introdotta e seguita da Efrem Tassinato, giornalista enogastronomico e Presidente e fondatore del Wigwam Club International. Tassinato, assieme al Gruppo tutela antica polenta di Fauglis, presieduto da Budai, ha realizzato una Paella mediterranea attraverso ingredienti tutti rivieraschi e racchiusi nella Dieta Mediterranea.
Inoltre, ha preparato anche una bruschetta di pane casereccio con olio extravergine di oliva, aglio, pomodoro fresco e basilico fresco con origano.
A coniugarsi con queste due ‘portate’ sono stati il Traminer Campo di Viola e il Pinot Grigio di Brojli.
Sono state, successivamente, servite le pesche di Fiumicello come macedonia con il vino o con il succo di limone, al quale è seguito il semifreddo alla ricotta con ricotta di latte vaccino, miele, uva secca apirena e caffè solubile, e, infine, la Torta di Aquileia della pasticceria Zerbin.
Sono stati presentati e proposti in degustazione i prodotti a km zero delle Aziende agricole della zona: Agricola Pozzar, agricola Pietro Michelin, Molino Milocco, Lycia Apicoltura, Corte Tomasin, Caseificio La Bonifica, Quattro Stagioni, Villa 10 laboratorio gastronomico.
Marco Morandini