Marco Rabino, sostenitore dell’idea rivierasca, eletto presidente di UNI-DOC-FVG nella Riviera Friulana”
Aderì al progetto sin dalle prime fasi quand’era direttore dell’azienda Cà Bolani di Cervignano
Una denominazione solare per un’area densa di attrattive anche culturali, paesaggistiche, turistiche
Si consolida l’idea rivierasca, l’utilizzo della denominazione Riviera friulana per il territorio che si estende tra i fiumi Tagliamento e Isonzo e i loro bacini, la linea delle risorgive e il litorale dell’Alto Adriatico.
Si è affermata anche grazie alla lungimiranza di operatori culturali, come la Presidentessa del Club per l’UNESCO di Udine, Renata Capria D’Aronco, da sempre a fianco di Carlo Morandini ideatore e presidente dell’Associazione culturale La Riviera friulana, come Gabriele Cragnolini, agronomo forestale e presidente della sezione di Udine di Italia Nostra, o come Efrem Tassinato, fondatore e presidente del Wigwam international club.
Ma anche tramite l’interessamento e il coinvolgimento di imprenditori e animatori del territorio come Massimo Bassani, Enzo Lorenzon, Guido Lorenzonetto, Giovanni Toniatti Giacometti, e di personaggi fondanti del mondo rurale,
qual è Marco Rabino, enologo di origini piemontesi, ormai da decenni ai vertici del mondo vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia e non solo, dopo avere guidato marchi di altrettanto prestigio in Sicilia, in Sardegna, in Friuli e poi nella Riviera friulana Cà Bolani, etichetta d’immagine di quella che è stata una tra le aziende enoica che hanno accompagnato lo sviluppo del mondo del vino italiano e internazionale.
Ora segue una delle realtà più prestigiose del Collio, la Cantina Jermann di Silvio Jermann, una delle figure emblematiche del vigneto Friuli che è stato tra i primi a far conoscere le carature dei prodotti del Friuli Venezia Giulia ai degustatori di tutto il mondo.
Marco Rabino, ora direttore di produzione dell’azienda Jermann, è stato nominato di recente presidente di UNI.DOC.FVG, l’Unione regionale delle DOC, che ha il compito di organizzare la presenza del vigneto regionale nelle principali rassegne internazionali del mondo del vino.
La figura di Rabino alla Cantina Jermann non è casuale e valorizza le sue capacità organizzative e l’ampia visione di marketing per l’individuazione dei mercati e delle nicchie di collocazione dei prodotti. Visione che ha voluto esemplificare al termine della visita dei giornalisti dell’ARGA F.V.G., l’Associazione regionale dei giornalisti agricoli, agroalimentari, ambiente e territorio del Friuli Venezia Giulia alla cantina di rappresentanza dell’Azienda Jermann, proprio collegandosi al concetto di Riviera friulana.
“Appena sono arrivato alla direzione di Cà Bolani, a Cervignano – ha ricordato con soddisfazione – ho analizzato il contesto nel quale si trovava questa realtà che veniva collocata nella Bassa friulana”.
abino aveva compreso da subito che quella denominazione non avrebbe potuto rappresentare l’immagine positiva e di pregio dell’azienda nell’universo della comunicazione dei prodotti enologici e di un territorio vocato all’agricoltura di qualità e a un turismo mirato.
Proprio in quel periodo aveva incontrato il Presidente dell’Associazione culturale rivierasca, Carlo Morandini, il quale gli aveva illustrato il progetto di ri- denominazione virtuale di un’area più vasta che comprendeva anche il territorio topograficamente denominato Bassa friulana.
Un progetto fondato sulla comunicazione e sulla messa in rete in forma omogenea delle eccellenze e delle realtà di pregio dell’area nella quale si trova Cà Bolani: la Riviera friulana.
Il Presidente Rabino non ebbe esitazioni e fu tra i primi, assieme all’importante azienda che rappresentava, ad aderire e a sostenere la Riviera friulana. Una scelta lungimirante, che ha confermato anche ai giornalisti di ARGA FVG configurandola come un percorso virtuoso capace di favorire la giusta percezione da parte di gourmet e degustatori, ma anche del grande pubblico, delle risorse di pregio, delle peculiarità, ma anche grandi attrattive storiche, culturali, paesaggistiche che la Riviera friulana custodisce ed è pronta a offrire a visitatori attenti e motivati.