#Rivierafriulana #cartadelgusto2023 : è il Traminer Campo Viola vendemmia 2020 simbolo di Aquileia
Dalle memorie dell’enogastronomo romano Apicio il vino ‘Pucinum’ gradito nell’impero: bianco o rosso?
Leggi tutto: #Rivierafriulana #cartadelgusto2023 : è il Traminer Campo Viola vendemmia 2020 simbolo di AquileiaL’Azienda Brojli della famiglia Clementin propone il bianco dal sentore di rosa per il 2023
Fin dai tempi antichi ad Aquileia si produceva un vino bianco dal bouquet intenso, floreale e complesso, con un fondo di mineralità e lievemente sapido.
Se ne parlava spesso nelle serate de ‘A tavola con gli antichi romani’, un titolo ovviamente eufemistico che sottintendeva appuntamenti di matrice culturale.
Nel caso un circuito di incontri enogastronomici nei ristoranti dell’aquileiese, nel corso dei quali si proponevano ricette ispirate agli scritti di Apicio, il primo cronista enogastronomico conosciuto, risalente all’antica Roma, assieme a interventi rievocativi, allo sviluppo degli esiti di ricerche storiche e archeologiche, al ricordo di frammenti della vita com’era ad Aquileia duemila anni fa. Spesso, dalla lettura dei documenti dell’epoca ridondava la citazione del Traminer prodotto da un vigneto a Viola, la ok piccola frazione del Comune di Aquileia tre chilometri a sud della città romana, a breve distanza dagli argini della laguna di Grado tra Fossa vecchia e la frazione di Belvedere.
Oggi quel vino è ricercato dagli appassionati del Traminer aromatico, ed è realizzato da Vini Brojlidi Aquileia, della famiglia Clementin. Parliamo del Traminer aromatico Campo di Viola, Doc Friuli Aquileia, questa volta della produzione 2021.
Una gradazione alcolica di 13°, sentori floreali di rosa con il gusto intenso, aromatico e persistente con un fondo di mandorla amara.
Le viti vengono coltivate su un terreno prevalentemente argilloso che consente una resa per ettaro ottimale e in linea a quanto previsto dal disciplinare. Per ottenere il risultato migliore, Brojli porta il mosto a fermentazione e maturazione in botti di acciaio inossidabile a temperatura controllata.
Ecco che si abbina a piatti a base di pesce, formaggi a pasta morbida ma si presta anche alle esportazioni perché, è stato riscontrato, si sposa anche con i piatti della cucina orientale.
Dunque, il Traminer Campo Viola, che ha origine nel toponimo che è un’icona per questa varietà, potrebbe sottratte il ruolo di testimonial del gusto dalle memorie dell’antica Roma al Refosco dal Peduncolo Rosso.
È in atto, infatti, un confronto tra gli storici e i ricercatori per comprendere se il mitico ‘Pucinum’ evocato da Apicio fosse un vino da uve a bacca bianca o rossa.
Una disputa che evidenzia il valore storico, culturale, anche agronomico dell’agricoltura aquileiese che ha stimolato la famiglia Clementin a perseguire la strada della crescita e dello sviluppo della qualità.
La storia ha origine dalla vita di campagna, dall’amore per le terre rivierasche di papà Orlando, a Terzo di Aquileia, dove Franco Clementin ha alimentato la percezione delle potenzialità dell’area, l’intuizione che ha motivato i pionieri della Riviera friulana insistere su terreni apparentemente incoltivabili, ma anch’essi capaci di ricevere un patrimonio viticolo capace di restituire produzioni vinicole di pregio che gli enologi avrebbero poi potuto proporre con eleganza e un adeguato appeal.
È il biglietto da visita dei vini rivieraschi, che ad Aquileia, in via Beligna, la strada che va dalla direttrice sud di Aquileia, verso Grado, a Fiumicello, ha una vetrina particolare alla cantina Brojli, dei Clementin, dove Franco con la moglie Liliana, e il figlio Antonio propongono a turisti e appassionati una linea di vini rappresentativa della viticoltura dell’area.
Una location suggestiva, quasi una vetrina, un balcone per la degustazione affacciato sulle terre rurali aquileiesi, che ha come skyline la Basilica di Aquileia. Un sito che riesce ad attrarre gli enoturisti che rivolgono la loro attenzione alla Laguna di Grado, all’Isola d’oro, alla Riviera friulana e ci arrivano non soltanto dalle grandi vie di comunicazione, ma ormai anche dalla ciclovia che arriva da oltralpe e dai percorsi ciclabili che costellano la Riviera friulana.
Ma anche, la distanza è breve, risalendo il Natissa che è navigabile con imbarcazioni adeguate fino ad Aquileia.
Carlo Morandini