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Tag: Terrazza Mare di Lignano Sabbiadoro

Pesche del fiumicellese

TERRITORIO: IL COMUNE DI FIUMICELLO RIAFFERMA L’ADESIONE ALLA RIVIERA FRIULANA

LA REALTA’ DI MATRICE RURALE E’ STATA LA PRIMA AD ASSOCIARSI ALLA RETE RIVIERASCA
Il Comune di Fiumicello è stato il primo ente locale ad associarsi all’idea rivierasca, già pochi mesi dopo la costituzione dell’Associazione Culturale, e rinnova la sua adesione entrando anche a far parte del percorso del 2.Raduno Internazionale Auto e Moto d’Epoca della Riviera Friulana, in programma per il 10 e 11 maggio. Evento che si svilupperà da Udine, e sosterà a Fiumicello. Il Comune dell’area cervignanese crede nella rete rivierasca. E nella messa in rete delle peculiarità del territorio. Crede, come spiega il Vicesindaco, Claudio Pizzin, nella proposta omogenea dell’area, che può offrire attrattive, e tesori della cultura, dell’archeologia, dell’arte, ma anche dell’ambiente, dell’ecologia, rurali, ed enogastronomiche. Perché Fiumicello? Deriva dal vocabolo latino ‘flumen’, fiume, ed è un appellativo assegnato alla zona ai tempi dell’antica città romana di Aquileia, che si trova a pochi chilometri di distanza, per evidenziare la ricchezza delle acque del territorio. Acque, che hanno consentito di sviluppare un’agricoltura fiorente, specializzata. Che è attenta all’innovazione, e alla ricerca di nuovi percorsi. Borgo rurale di origini romane, Fiumicello si caratterizza per terreni fertili, e un clima mite. Come citano nel 1174 documenti del Patriarcato di Aquileia. È infatti conosciuto fin da tempi remoti come un territorio gradevole, da visitare, capace di proporre prodotti rurali di pregio e di prossimità. Dagli anni ’50 vi è sviluppata per esempio la produzione delle pesche. Che rappresentano oggi un binomio imprescindibile con il capoluogo, e lo fanno contraddistinguere nell’intero Nord Est. A Fiumicello si tiene per esempio da tempo la festa delle pesche. Nell’ambito della quale il Comune, assieme alle Associazioni del territorio, propone momenti di approfondimento rivolti in particolare al mondo rurale e alla civiltà contadina, e momenti degustativi. Piatti, non soltanto dolci, a base delle prelibate pesche del

Convegno sulla coltivazione delle pesche organizzato dal comune di Fiumicello
Convegno sulla coltivazione delle pesche organizzato dal comune di Fiumicello

fiumicellese, sono infatti realizzati e fatti degustare anche in occasioni esterne alle feste della comunità locale. E divengono il biglietto da visita della realtà fiumicellese. Alla quale, in occasione del Festival del Gusto della Riviera Friulana voltosi alla Terrazza Mare di Lignano Sabbiadoro, il Maestro gelatiere Giorgio De Pellegrin ha dedicato un superbo gelato, alle pesche di Fiumicello e al Prosecco. Mentre non mancano gli abbinamenti, studiati ad arte dai viticoltori della Riviera Friulana, tra le pesche di Fiumicello e i prodotti enologici locali. E’ un territorio vocato alla ruralità, quello del Comune di Fiumicello. Che si è sviluppata attorno all’abitato e alle Chiese. Che sono la Parrocchiale di San Lorenzo, realizzata dalla famiglia Andriani tra il 1645 e il 1649, la Parrocchiale di San Valentino, che è il Patrono del capoluogo, costruita nella seconda metà dell’800, e la Parrocchiale di Papariano, che risale agli inizi del ‘900. Si tratta di edifici che rappresentano un patrimonio di edilizia agreste, oltre che religiosa. È attorno a queste chiese, e a quelle esistenti in passato, che nei secoli la popolazione del fiumicellese si è stretta per reagire alle invasioni, alle dominazioni straniere, ai cambiamenti geopolitici vissuti dal Nord Est, e in forma intensa anche a Fiumicello. Che oggi rappresenta una comunità consolidata attorno ad attività del settore primario e dell’artigianato, accogliente, ridente, da visitare anche perché situata a poca distanza da Aquileia e da Grado, e dal mare Adriatico. È un esempio brillante della civiltà contadina friulana.
Carlo Morandini

L’IDEA RIVIERASCA E ALCUNE DELLE SUE PECULIARITA’ APPREZZATE DAGLI ADDETI AL LAVORO DEL PIANETA VINO

PRESENTAZIONE E PRODOTTI PROPOSTI NELLO STAND DEL FVG
Comunicare il territorio attorno a un ‘marchio territoriale’ che lo identifica, e raccontare con esso le sue peculiarità ed eccellenze: questo l’obiettivo dell’Associazione Culturale no profit La Riviera Friulana, la quale mette in rete le specificità e l’offerta dei molteplici soggetti che animano l’intera realtà considerata. Una realtà rivierasca, che è il retroterra delle grandi spiagge del Friuli Venezia Giulia. Si sviluppa tra i fiumi Tagliamento e Isonzo, la linea delle risorgive e il litorale friulano. E rappresenta il complemento ideale, e a portata di mano, del turismo balneare. Un’idea che affascina il pianeta vino, visto che l’ha sposata concretamente, sin dagli inizi. E l’ha proposta al pubblico globale del 48.Vinitaly, alla Fiera di Verona, nello stand del Friuli Venezia Giulia. Nell’area degustazioni un pubblico qualificato ha potuto assaggiare tre vitigni autoctoni. Rappresentativi delle tre zone DOC che compongono l’articolato mosaico delle tipicità rivierasche. Riviera Friulana non intende infatti rappresentare o sostituirsi alle DOC, bensì costituire un progetto di proposta comune d’area. Per apprezzare adeguatamente i vini rivieraschi, come ha ricordato Marzia Morganti, giornalista toscana che ha vinto uno dei premi per la migliore comunicazione del settore primario in Italia, docente di comunicazione all’Università di Parma, se è fondamentale saper conoscere e riconoscere i prodotti enologici per poterli meglio apprezzare, e distinguerne le caratteristiche che assimilano dal territorio dove vengono realizzati, per consumarli in modo consapevole ed evitare gli abusi, altrettanto essenziale è assaporarli assieme alle pietanze più adatte. Sia per azzeccare gli abbinamenti più idonei, che per valutarne compiutamente la complessità. (altro…)