ARNALDO ANASTASIA, DA SEMPRE SOSTENITORE DELL’IDEA RIVIERASCA, E IL SUO RISTORANTE AL BANCUT DI LIGNANO
RIVIERA FRIULANA : UN ALTRO ELEMENTO FONDANTE DELL’ENOGASTRONOMIA RIVIERASCA ADERISCHE ALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE LA RIVIERA FRIULANA
ARNALDO ANASTASIA, DA SEMPRE SOSTENITORE DELL’IDEA RIVIERASCA, E IL SUO RISTORANTE AL BANCUT DI LIGNANO SABBIADORO (UD) RIFERIMENTO PER APPASSIONATI DEL MARE, VELISTI, TURISTI DEL NORD EST, AUSTRIACI, TEDESCHI
Un altro importante elemento della tradizione enogastronomica rivierasca si aggiunge al team messo in rete dall’Associazione Culturale no profit La Riviera Friulana. Il ristorante Al Bancut è infatti entrato a far parte del sodalizio presieduto da Carlo Morandini. Non si tratta certo di una ‘new entry’. Il locale, sia pure avviato in un’altra ‘location’, fin dal 1979 è un punto di riferimento per i navigatori del gusto che raggiungono il litorale friulano, e per gli appassionati del mare, e in particolare della vela. Il titolare, Arnaldo Anastasia, originario di Rivarotta di Teor ma da decenni lignanese doc, ha sempre covato la passione per il mare. Tanto da trasferire questa sua vocazione non soltanto nella proposta di cucina e negli abbinamenti con i vini rivieraschi, del vigneto Friuli Venezia Giulia e non solo. Ma anche nell’arredo. Dopo il primo locale Al Bancut, che riproduceva l’interno di un brigantino, con il focolare-griglia realizzato imitando un fanale di poppa di un antico veliero inglese, con le pareti e il soffitto, oltre ovviamente il pavimento, in legno di ciliegio, l’attuale ristorante di Arnaldo, in viale dei Platani, 63, di fronte all’ex Caserma dei Carabinieri, a due passi dalla via centrale e dal Duomo di Sabbiadoro, si prospetta come una location elegante e raffinata, di netto stile marinaresco. Dal bar, in legno tradizionale, caldo e accattivante, si passa alla sala da pranzo principale. Nella quale, assieme agli arredi, e ai complementi d’arredo, da due grandi modelli di veliero realizzati nei primi del ‘900, a reperti di navi antiche, anche il soffitto, che riproduce un grande planisfero, è di stile tipicamente marinaro. Nell’ingresso principale è poi appesa una tavola da pranzo, sul piano della quale è riprodotta la coperta del Condor 50, la barca a vela che nel 1982, al comando di Francesco Battiston, ha vinto la Barcolana e numerose altre regate, e sulla quale ha regatato anche Arnaldo Anastasia. Al Bancut è infatti sinonimo del ‘buen retiro’ per valisti, regatanti, diportisti che fanno base, o transitano appositamente per Lignano Sabbiadoro. Sulla sinistra dell’ingresso principale, una saletta da pranzo più esclusiva e riservata. Detto del locale, Arnaldo Anastasia, che da un paio d’anni è assecondato nel locale dalla compagna, Petra, da sempre è sostenitore dell’idea rivierasca. Ha infatti ospitato più volte degustazioni e serate di gemellaggio con gli chef rivieraschi. Tra le serate di pregio, un incontro con il ristorante La Taverna, di Colloredo di Monte Albano, di Piero e Matilde Zanini. In particolare, Anastasia, assieme allo chef Martino Vizzon, Cuoco dell’anno nel 2006 e nel 2008, ha avviato e tenuto nelle stagioni autunnali, invernali e primaverili lignanesi serate a tema, legate alla cucina rivierasca, alle erbe, al pesce stagionale, al pesce azzurro, ai funghi, ai fiori. Dalla cucina de Al Bancut di Arnaldo Anastasia sono usciti diversi chef e responsabili di sala che hanno arricchito la proposta gastronomica rivierasca e non solo. Alcune idee per il menù autunnale? Una entrée con raguttino di tonno e polentina gialla. Spaghetti al tonno. Filetto di San Piero alla mediterranea. Una crostata con gelato allo yogurt e lamponi. O ancora pesce con il crudo, il gransoporo sgusciato al vapore, cappesante, canestrelli scottati, tagliolini con noci di mare, spaghetti ‘alla Arnaldo’, alle verdure, alla zuppa di pesce, ai pesci nobili dell’Adriatico. Oppure le carni, alla brace, dalla Fiorentina, alla costata, alla tartara di vitello con i pinoli, al culatello di Sauris con pere e scaglie di Montasio ubriaco. O piatti speciali come l’insalatina di astice, gli spaghetti alla bottarga, i blecs al Montasio e i porcini. Un menù che lascia trasparire come Arnaldo Anastasia lasci trasparire dalla proposta della cucina la sua origine tipicamente friulana. Che si riconosce anche nei vini. Anche se, accanto ai vini, tra gli altri, di Venica & Venica, Jermann, Ermacora, la sua cantina offre anche prodotti extraregionali, dal Bricco dell’Uccellone di Giacomo Bologna, alla Malvasia delle Lipari Hauner…
Carlo Morandini
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