Riprende, finite le vacanze estive, il nostro percorso verso la Carta del Gusto della Riviera friulana 2021.
Un progetto lanciato nel 2012 che oggi, alla ripartenza dal secondo lock-down causato dalla pandemia, riscopre il suo più profondo significato. La crisi pandemica, che secondo alcuni analisti ha semplicemente accelerato un processo già in corso, ha rimescolato le carte, facendo emergere le criticità, ma nel contempo valorizzando le eccellenze, specialmente nel settore agroalimentare ed enogastronomico, ma anche in quello dell’agricoltura di pregio, e soprattutto nel turismo.
Turismo, che assieme ai settori collegati e all’indotto, quindi anche i comparti già citati, ha vissuto un’estate stile anni ’90, recuperando pienamente il terreno perduto. Nel frattempo, tra le criticità di questi settori sensibili, all’attenzione di tutti perché sono quelli deputati a rendere più gradevole e a fidelizzante una vacanza, il crollo dell’offerta nelle professionalità specifiche. Scongiurate le ultime chiusure, improvvisamente tutto il mondo è ripartito.
E con esso il desiderio di tutti coloro che se lo potevano consentire, crisi precedente permettendo, di fare tutto quello che per mesi era stato assolutamente vietato, vacanze comprese, così come le serate al ristorante o al bar di pregio. Dal che l’affollamento dei locali, che ha fatto trovare i gestori impreparati. Così, oltre all’ormai cronica criticità nella disponibilità di personale qualificato, dai cuochi ai camerieri di sala, si sono aggiunte le difficoltà conseguenti alla mancanza di personale.
Mettendo a rischio la qualità del servizio, che è invece uno degli elementi cardine per poter fidelizzare l’ospite e il turista. Ma perché Carta del Gusto? Ricordate? sta a significare il patto tra l’operatore interessato e l’Associazione culturale la Riviera friulana, che in questo caso è il soggetto che ci mette la faccia, perché si permette il lusso di indicare alcune delle realtà di pregio del territorio omonimo, situato tra i bacini dei fiumi Tagliamento e Isonzo e la linea delle Risorgive.
Questo percorso era iniziato con una Mappa dettagliata dell’area, realizzate nel formato Carta geografica. Nelle edizioni successive, pubblicate anche sul nostro portale www.rivierafriulana.it, il progetto si è sviluppato di anno in anno, fino a essere presentato nella City di Milano, al Salone nautico internazionale di Genova, alla Fiera del Turismo di Vienna, al Vinitaly, all’Anuga, a Milano EXPO2015.
Nonché in altre occasioni significative. Spesso privilegiando l’occasione divulgativa e di promozione del territorio e la diffusione della conoscenza delle attrattive tra i potenziali turisti, sempre in sinergia con i sodalizi che si occupano di queste attività nel territorio, come l’Assoenologi, l’Associazione culturale Le Donne del vino, La Compagnia del Bisato, l’Assoenologi FVG, Il Club per l’UNESCO di Udine, Italia Nostra.
Dalla Carta geografica delle terre rivierasche, tra i fiumi Tagliamento e Isonzo, Lignano Sabbiadoro e Grado, il litorale e la linea delle risorgive, il progetto si è sviluppato e mentre il marchio Riviera friulana è stato registrato per evitare distorsioni, è divenuto nel contempo testata giornalistica iscritta al Tribunale di Udine. Questo per dare autorevolezza e certificare la qualità delle news che partono dal portale www.rivierafriulana.it , che secondo le analisi certificate sta raggiungendo i 90 mila contatti, e offre al mondo del web e alla rete dei media uno spaccato delle attività e ricchezze dell’area.