#testdrive #HyundaiKonahybrid Essere crossover e non sentirlo
Nel confort dell’assistenza elettronica le strade di campagna come superstrade

Full hybrid: l’autonomia combinata benzina-elettrico arriva a oltre 650 km
Consumi molto bassi: indicativo il serbatoio di piccole dimensioni di soli 28 l
Di Hyundai ne abbiamo provate parecchie, anche di Kona, fin dai primi modelli, sette anni fa, quando veniva abbozzato un modello di auto innovativa, sostenibile, con una grande tenuta di strada e prestazioni interessanti, confortevole e con le tecnologie di ultima generazione per l’assistenza attiva.
A benzina, ibride plug-in, elettriche. Pareva la serie fosse completa ma attraverso le incertezze normative e tecnologiche è nata la nuova serie, il restyling che ci propone un Suv crossover interamente rivisitato, in parte sullo stile della nuova Tucson ma più morbido e accattivante, che esprime grinta ma risulta rassicurante in un muso e frontale pieno e firmato da una grande luce lineare a led sulla chiusura del cofano che la fa distinguere da lontano.
I fari sono a led, automatici e potenti, ma ora la testiamo di giorno. Il cambio è automatico e decide lei in modo molto ‘responsabile’ quando lascia correre il motore a benzina a 4 cilindri da 1.600 cc. GDI DCT a trazione anteriore da 94.9 kW ovvero 129 CV, e un consumo effettivo tra i 4 e i 4,6 l/100 km, si inserisce tra gli ‘urban Suv’ ma è molto di più, con sistemi di sicurezza e guida assistita ‘best in class’, il display panoramico con due schermi integrati da 12,3” uno per il sistema infotainman che comanda anche un sistema audio Premium Bose, con otto altoparlanti e subwoofer.
L’elettronica avanzata che, per esempio, permette di aprire le portiere anche con il telefonino.

Prese USB C anche per i passeggeri sui sedili posteriori. Un cruise control adattivo intelligente che usa la navigazione combinata con i sensori e i dati cartografici ed è per questo capace anche di regolare automaticamente la velocità.
L’ICC, In Cabin Camera, che analizza i dati del volto e se rileva sonnolenza lo segnala o attiva le procedure di arresto.
Sistemi anticollisione mirati anche per l’angolo cieco, sono dettagli di sicurezza colmati da caratteristiche curate, come il portellone posteriore ad apertura e chiusura elettronica quando rileva la vicinanza della chiave, e del quale possiamo programmare l’angolo di apertura massima.
L’illuminazione d’ambiente che offre combinazioni su 64 colori diversi. Sedili anteriori ventilati e riscaldati e riscaldati anche nella fila posteriore.
E molto altro, che in questo breve tragitto non siamo riusciti ancora a scoprire a parte il tetto apribile con protezione imbottita scorrevole ed automatica. Davvero un notevole salto di qualità che pone quest’auto in testa tra le vetture sostenibili in linea con le normative e capace prestazioni interessanti nella guida extraurbana.
Non solo, ma come accennato all’inizio assieme alle dimensioni leggermente maggiorate che ci regalano notevole abitabilità, è stata dedicata molta attenzione al confort e al benessere del conducente (i sedili anteriori sono entrambi regolabili elettronicamente e molto avvolgenti) e dei passeggeri ai quali viene trasmessa in ogni condizione la sensazione di viaggiare su un cuscinetto d’aria isolati da ogni dubbio e irregolarità della strada anche se con il fondo irregolare o sterrato.
Se volete saperne di più a breve potrete trovare la prova completa su #charlieinauto e #porovavintage su www.libero.blog,it e sui nostri social media.
Carlo Morandini