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Un viaggio esaltante nel Gusto sulla ‘promenade’di Grado con la Via dei Sapori del FVG

Ha rinnovato il suo appeal confermando il fascino e la suggestione delle iniziative che trovano spazio in riva al mare l’edizione di inizio estate di FVG Via dei Sapori,


l’evento ideato da Walter Filiputti per mettere assieme alcune delle principali attività di pregio del mondo della ristorazione, dell’agroalimentare e del vino del Friuli Venezia Giulia. 

La Diga Lungomare ‘Nazario Sauro’ di Grado, in una calda serata di giugno ha infatti ospitato la manifestazione che mette in luce ristoranti, osterie, trattorie, aziende agroalimentari e vitivinicole per consentire al pubblico selezionato di gourmet e appassionati di degustare piatti e prodotti di pregio e vini in abbinamento tra etichette autoctone, uvaggi, vini spumantizzati. 

Un percorso ‘a ostacoli’ per i curiosi del gusto e dei sapori, impegnati ad assaggiare e a valutare piatti particolari, proposte innovative, ma anche l’interpretazione personalizzata di pietanze della tradizione, con i viticoltori, presenti come i protagonisti della ristorazione, per incontrare amici e nuovi clienti e far conoscere le potenzialità della filiera finale del settore primario. 

Una manifestazione che evidenzia le potenzialità di location come un lungomare possono sviluppare per rendere ancore più attrattive le realtà rivierasche. 

Come Grado (Go), sul versante orientale della Riviera friulana, e Lignano Sabbiadoro, situata sul lato occidentale dell’arco rivierasco dell’Alto Adriatico. L’ingresso del percorso de La Via dei Sapori FVGera allestito alle spalle del Municipio di Grado. 

Poi, da lì, le tappe da scegliere a piacere, nell’ordine indicato dagli organizzatori o seguendo l’ispirazione e il gusto personale, oppure dando la precedenza ai banchi degustazione inizialmente meno affollati. 

Gli attori della manifestazione, che sarà replicata al Castello di Spessa di Loreto Pali, a Capriva, sempre nell’Isontino, erano ventuno cuochi, ventidue tra viticoltori e distillatori, diciotto eccellenze dell’agroalimentare e sette partner tecnici. Tra le tappe più gettonate, il Bocconcino di ombrina nostrana alla brace, ajvar fatto in casa e chips di yuca de Ai fiori di Trieste, il Baccalà a vapore marinato all’olio EVO all’arancia, spinacino, pinoli tostati e zeste di limone, della Locanda Devetak di San Michele al Carso (Go), il Miniburger di cervo con crescione e Ketchup alle ciliegie, de Al Paradiso, di Paradiso di Pocenia (Ud), il Coniglio dei nostri prati in fiore (terrina di coniglio, fricottina alle erbe e dressing di ciliegie, con prodotti VECON Coniglio natura di Precenicco (Ud), di Da Nando di Mortegliano (Ud), la Cucina di tarda primavera: guancia di vitello al vino con polenta morbida all’aglio orsino, di Mondschein di Sappada (Ud). Tra i vini: il Pinot bianco Ermacora, Doc Friuli Colli orientali, la Ribolla gialla L’Adelchi, Doc Collio, di Venica & Venica, il Bianco Jelka, Doc Collio, di Picech, la Vitovska Doc Carso, di Zidarich, Broy Bianco, Doc Colli Orientali, di Eugenio Collavini, Russiz Superiore Col Disore bianco, Doc Collio, di Marco Felluga, il Gradis’ciutta Sauvignon Doc Collio, di Robert Princic, il Collio bianco Keber, di Edi Keber.