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Nella #rivierafriulanariparte le possibilità per un #sanvalentino goloso sono molteplici 

Dalla tradizione norcina alla più moderna cucina di contaminazione
 Da Porpetto a Rivignano all’intera #Rivierafriulana
La tradizione, non può certo essere trascurata dal mondo del gusto. Perché se è vero che a tavola si sono decisi conflitti e spesso gli equilibri del mondo, è anche vero che a tavola si sono spesso accesi, riaccesi, a volte spenti i
grandi amori. È proprio per rinvigorire un grande amore che è nata a Porpetto, ai margini settentrionsanvale2ali della Riviera friulana, a pochi chilometri da Palmanova, la 53. edizione  della ‘Fieste dai Nemoraz dal Purzit’, la Festa degli innamorati del maiale. Nata, dall’inventiva irrefrenabile di Aligi Grop, scomparso di recente, per coinvolgere ancor di più, se ce ne fosse stato bisogno, la moglie Elsa nello sviluppo del ristorante, allora osteria, Alla Tavernetta di Porpetto, ora chiamata, in suo ricordo ‘Da Aligi’. Oltre cinquant’anni nel corso dei quali migliaia di gourmet, vip, curiosi del gusto anche dall’estero si sono avvicendati per assaggiare, ri-degustare, conoscere il meglio delle leccornie che l’arte norcina sa produrre. Frutto di un’altra grande tradizione friulana che è quella della lavorazione delle carni suine. Così, anche quest’anno, fino al 7 marzo, assieme al menù tradizionale gli ospiti del locale potranno degustare piatti ingentiliti e attualizzati che nascono dalla consuetudine del focolare, dalla civiltà contadina. Ma sanno ancor oggi suscitare l’emozione generata dalla fragranza della genuinità e della semplicità. Dai ciccioli di maiale, al salame all’aceto con polenta, al mitico riso e salsiccia, all’imperdibile musetto, ai piedini e ossa bolliti, al cotechino e sanguinelle con brovada e verze, al fegato al vino, alla costa in umido con patate, allo stinco al forno. Un menù, aggiornato e adeguato da Ezio Grop, e servito in sala da Clia e Mari, i figli di Aligi, riesce a solleticare grandi e piccini. Con un premio, anche stavolta, per chi riesce a degustare un intero percorso tra le scelte del menù proposte a tavola: la ‘Gramule d’aur’. La Mandibola d’oro che Aligi aveva istituito per gli ardimentosi capaci di affrontare l’intero menù, in un solo pasto.
Accanto all’essenza della tradizione, l’alta cucina risponde con le più moderne tecniche di cucina finalizzate a esaltare sapori e aromi. Sempre nella ‘parte alta’ dell’arco rivierasco, a Rivignano, Alberto Tonizzo, chef presente da dieci anni nella Guida Michelin, propone il Pranzo di San Valentino.  Frutto di una attenta ricerca per valorizzare i sapori della stagione e del territorio. La grande maestria tecnica dello chef, titolare di un ristorante storico della Riviera friulana, da sessant’anni a Rivignano, pone il locale ancora una volta all’avanguardia per la scelta di un menù a cavallo tra sapori antichi, tra la tradizione friulana, veneziana, del nordest, mediterranea, e le grandi possibilità che tecniche d’avanguardia offrono per l’affermazione della genuinità e dei sapori autentici. Già dall’entrée Tonizzo svela il suo impegno di tenace custode del territorio: Rocher salati all’aglio nero fermentato e peperone rosso; tacos con portulaca agrodolce e yogurt alle spezie dolci; crema gelata al caprino con mostarda di pere; olive liquide e croccanti salamoia. Per aperitivo il Fermentato di linfa di betulla Méthode Suédoise. Quindi, i Capelli d’argenti con gamberi rossi di Mazara del Vallo, pomata di mandorle d’Avola, frutto della passione, menta; granciporro ai vapori e un racconto in quattro salse; calamaro al naturale, caprino, datterini passiti con olive e altri sapori. Serviti con il Pinot Bianco. I primi: Pappardelle morbide e croccanti con murici stufati, topinambour, pesto alle erbe aromatiche; pesce selvaggio rosticciato, rosso tardivo ripassato in padella, avgolemon all’arancia. Con il Friulano. Il secondo: Vitellina brasata con jus al Porto, cavolfiore confit alle spezie dolci con puntarelle alle alici. E il Barbaresco. Il dessert: Minitorta Saint Honoré ai lamponi e cioccolato. Assieme a un cocktail Alexander agli agrumi. E ancora la pasticceria mignon: Mousseline al limone, bignè craqueline, macaron. Ma nell’area rivierasca ci sono altre proposte che stanno sbocciando anticipando la primavera.
Carlo Morandini