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°Rivierafriulana : è il 16. Natale dell’idea rivierasca in vista della nuova Carta del Gusto

Novità intriganti occasioni di svago anche con lo sport e vini che vengono premiati

Inizia un tour natalizio tra le attrattive dell’area

Non ci credo! Eppure, sono passati già 16 anni da quando, proprio in questi giorni, ho presentato per la prima volta il mio libro La Riviera friulana nella sede della Società filologica friulana, in via Manin a Udine, con l’Assessore regionale alla Cultura, allora Roberto Antonaz, con il capo dell’ANSA FVG, Alfonso Di Leva, con il mio già vicepresidente ARGA FVG, il compianto Giovanni Trevisan.

Ma non è per fare andare a scavare nei ricordi di amici e situazioni brillanti, che si sono ripetute e si ripeteranno. Semplicemente, mi sono finalmente ritrovato da solo davanti alla tastiera, e mi sono accorto che è già il sedicesimo Natale che racconto il filo del gusto rivierasco.

Un anno non facile, anche il 2021, non tanto per come si è sviluppata l’estate, da boom dei vacanzieri, quanto perché timori, dubbi, incertezze rallentano ancora la ripresa definitiva e piena della voglia di girare, conoscere, provare emozioni e sensazioni anche già conosciute.

Ma da degustare, finalmente, in piena libertà. In ogni caso, le occasioni nella Riviera friulana non mancano. Nemmeno le novità brillanti e appetitose, per certi versi intriganti. Stavolta partiamo da Lignano, ma ci ritorneremo anche in seguito. Da Lignano Pineta che d’inverno vive una stagione di relax, ma non braceriaaliseidel tutto. Ecco la prima sorpresa: Carbon Néri. Che cos’è? Come trovarla? Sì, perché nasce come una braceria, ma in realtà è un luogo eclettico, nel quale Francesco Rizzi e Cati hanno studiato un percorso nuovo, appagante, ricco di sorprese e golosi momenti di approfondimento.

Dove? Facile, in Corso degli Alisei, già pizzeria Alisei. L’hanno rivoltata come un calzino, valorizzando anche l’esperienza nel locale che avevano sempre sognato di avere, d’estate, in spiaggia, che è il Playa, ed ecco all’ingresso il bancone, rivolgibile anche all’esterno, il che in un’epoca di green pass e restrizioni dà un senso di libertà in più.

braceriaalisei2Dietro il bancone l’american bar per i drink e gli aperitivi. Da lì si aprono diverse opzioni, una saletta per un gruppo, o una famiglia, una sala più ampia con tavoli distanziati, la sala principale, dinnanzi a voi, che porta alla braceria, a vista, in fondo al locale, vista su strada.

A separare i vani centrali una ricca dotazione di bottiglie di pregio e di diverse realtà nazionali, internazionali, iconiche. Ma qui non si mangia solo carne alla brace, ma anche pesce, e nella grande veranda verso il corso centrale di Pineta, anche la pizza per assecondare gli ospiti più piccini.

Prima d’arrivare a Pineta eravamo partiti con un caffè pomeridiano a Sabbiadoro, in piazza Fontana. E al Bar Fontana Mattia e Adriano Bianchin ci avevano tentato con una buona proposta di aperitivi, cocktail, snack, proprio accanto al villaggio di Natale dove anche il Fontana ha aperto una piccola dependance.

presepio2021danteDove sostano i visitatori della Lignano natalizia dopo avere visitato il grande Presepe di sabbia, che quest’anno è dedicato all’anniversario della nascita di Dante Alighieri, con le stanze della Divina Commedia ambientate anche sullo splendido scenario della spiaggia adriatica con lo sfondo della Terrazza Mare, che si avvia a essere ristrutturata.

fontanaminiLa tentazione, per il Fontana, è di ritornarci più tardi per vedere la partita di calcio in uno dei televisori interni, visto che è serata di Coppe. Ma la giornata è stata lunga perché eravamo a metà pomeriggio da Pertegada, a trovare Guido e Marco Lorenzonetto.

Lungo la SR 353, quando da Latisana si va verso Lignano o Bibione, il grande portone in ferro battuto, tra le due colonne al di là del fossato che separa la strada dall’oliveto, simbolicamente sempre aperto verso le vigne che si distendono in direzione delle rive del Tagliamento, è un’attrattiva interessante.

Occorre considerare che quest’azienda, nata per l’idea del Cavalier Guido, tutt’ora impegnato volentieri anche in vigna, da una sessantina di ettari si è espansa ancora perché la richiesta dei prodotti enologici, la specializzazione in alcune bollicine che ha permesso all’enologo Marco di vincere diversi riconoscimenti, hanno imposto di estendere il vigneto.

Tanto che, per esempio, la Ribolla Gialla spumantizzata è molto richiesta non solo dagli ormai esperti degustatori rivieraschi, ma anche dai gourmet e cultori del turismo lento che arrivano da diverse regioni italiane e dall’Austria. Il periodo non è stato tra i più adatti per dedicare del tempo a eventi lorenzonetto2divulgativi e di approfondimento, ma Guido e Marco hanno realizzato sfidando la pandemia, e riuscendoci grazie all’asticella sempre alta rispetto alla qualità, la nuova centina alle spalle del fabbricato iniziale che si intravvede dalla strada. Immerso tra i vigneti come la sala degustazione che si trova al piano rialzato. Ma se si parte con la Ribolla Gialla non si possono trascurare il prosecco Millesimato e altri prodotti, anche tra i vini fermi.

vignetilorenzonettomini2Nascono da vigneti che i Lorenzonetto hanno voluto ingentilire, ma in realtà si tratta di una scelta tecnica perché oltre a consentire alle viti di attingere aroma dai boccioli è anche un infallibile indicatore della salute del vigneto, sistemando splendidi rosai all’inizio dei filari della vite.

Carlo Morandini

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