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I Protagonisti

Resort Rossini Lignano

Riviera friulana: la ricettività punta all’eccellenza per richiamare a Lignano il turismo di fascia alta

Il benessere e la qualità dell’accoglienza al Rossini come la intende Mario Iop operatore ‘visionario’
Far sentire gli attori del ‘turismo lento’ come a casa per fidelizzarli ed elevare la ‘reputation’ della cittàGli appassionati visitatori del nordest, spinti in queste terre dall’Italia e dei Paesi vicini dal piacere della ricerca del gusto, dei sapori dell’area, delle bellezze naturali e paesaggistiche, che non trascurano l’offerta di pregio di Lignano, città nata agli inizi del secolo scorso per accogliere gli ospiti che già allora cercavano di scoprirne le carature nascoste. 

Sono gli attori del ‘turismo lento’(‘slow tourism’). Si tratta della nuova tendenza del turismo selettivo e d’elite che appassiona Mario Iop, imprenditore alberghiero lignanese di origine romane, da 37 anni operatore nella città balneare, e lo ha indotto a trasferire nel suo albergo, l’Hotel Rossini Resort di Sabbiadoro, passo dopo passo ma sempre con grande attenzione alla qualità, i servizi più avanzati, coerenti con una ricettività di alto livello. Un percorso, spiega, che non può prescindere dalla sostenibilità dell’hotel, e trova la sintesi nel Rossini Resort e nella sua torre ‘Suite Palace’. È la struttura dedicata agli ospiti più esigenti, ideata da Iop per esaudire i desideri dei turisti che amano Lignano e la Riviera friulana. Si tratta di una struttura ricettiva 4 Stelle superior, che è stata definita avveniristica perché si rinnova di continuo, con lo scopo di poter offrire qualità ai turisti più esigenti.

Resort Rossini Lignano

L’obiettivo di Iop è quello di riportare a Lignano il turismo di fascia alta, che possa giustificare l’esistenza di attività commerciali, della ristorazione ‘stellata’ e dei servizi di alto livello. Gli ospiti del Rossini Resort sono infatti accolti in una struttura moderna realizzata in Classe A per assicurare il massimo risparmio energetico, nel pieno rispetto dell’ambiente. L’impianto fotovoltaico fornisce l’energia per illuminare, riscaldare o raffrescare i locali in due dei tre edifici del Resort, nei quali è stato eliminato l’uso del gas. L’obiettivo è infatti quello di assicurare il benessere degli ospiti assecondando anche le necessità del benessere ambientale. Una filosofia imprenditoriale che dimostra la sua efficacia perché sono proprio i cultori del turismo lento ad apprezzare l’impegno per la sostenibilità dello sviluppo.

Questo modello di cura nella realizzazione e nella gestione della struttura e delle sue componenti e l’attenzione per l’ecosistema fanno intravvedere agli ospiti i fondamenti etici che sono alla base del progetto di Iop, e apprezzare maggiormente la professionalità con la quale sono curati i servizi del Rossini Resort, che traspare anche nelle varie tipologie dell’offerta, differenziata tre le varie camere di alto livello.
Tra tutte spicca la Luxury Suite, che si estende sugli ultimi due piani della torre Resort Rossini, il 7. e l’8. : ampie vetrate circondano uno spazio di 70 mq mentre all’ultimo piano il terrazzo panoramico offre una visione dall’alto a 360 gradi della città balneare, consentendo di spingere lo sguardo da un lato verso il mare, che si trova a una ottantina di metri di distanza dall’albergo, dall’altro alla laguna: uno spettacolo che diviene ancor più suggestivo, all’alba verso l’Adriatico, al tramonto in direzione della laguna. Al piano superiore, ovviamente con accesso riservato ed esclusivo, c‘è la parte privata dedicata al wellness, con la vasca Jacuzzi e la sauna, da sfruttare godendosi il panorama che si apre anche attorno all’ampio solarium.
Anche agli ospiti delle altre camere del Rossini Resort non viene fatto mancare nulla.

Nella stessa struttura, al pianterreno ci sono la SPA e la Beauty Farm Vanity. Nella struttura principale del Rossini ci sono il bar, che si affaccia sulla piscina, e i locali dove viene servita una colazione di alta qualità con un’attenzione privilegiata ai prodotti dell’area, a km zero e delle terre Rivierasche:richiamano il territorio al quale gli ospiti rivolgono la loro attenzione. Agli ospiti del Rossini, nella stazione estiva è riservata la spiaggia che si trova a poche decine di metri, mentre, per la vita mondana, l’offerta è ampia perché la strada principale e pedonale di Sabbiadoro è nelle immediate vicinanze.
Carlo Morandini

Estate 2023 : Un’oasi sospesa tra campagna e Laguna per degustare piatti tradizionali o creativi

#cartadelgusto23

Nella #Rivierafriulana a Marina Sant’Andrea (Ud): dal gusto della semplicità al sapore della creatività

Un ristorante che ritrova la sua attrattività non solo per i naviganti ma anche per gli appassionati

Veduta del Marina Sant’Andrea – S.G.di Nogaro UD

L’oasi che ripropone nel retroterra, anche se a breve distanza dal mare, l’atmosfera placida dell’ambiente lagunare e nel contempo la serenità della campagna rivierasca, dov’è possibile degustare piatti adriatici tradizionali ma anche l’esito della creatività di un cuoco dalla lunga e articolata esperienza: è il ristorante del Marina Sant’Andrea di San Giorgio di Nogaro (Ud). Si trova lungo il fiume Corno a breve distanza dal suo sbocco in laguna, al termine del lungo rettifilo della strada dell’Aussa-Corno dove insiste anche Porto Nogaro.

Infatti, non è raro potervi ammirare dai tavoli del luminoso giardino coperto del locale il silente passaggio di navi mercantili di piccola-media dimensione o dei rimorchiatori, che scorrono a poche decine di metri sbucando oltre l’argine del fiume quasi al livello del curatissimo prato antistante, spesso annunciato da un suono di sirena della nave per reclamare la precedenza sul canale. Il motivo di questa vicinanza è presto svelato: si tratta del ristorante del marina che è aperto al pubblico e rappresenta il ritrovo dei naviganti. Capita infatti di incontrarvi amici regatanti, marinai, navigatori, armatori che vivono sul mare o danno corpo alla loro passione facendo base nella struttura nautica. Così anche alla clientela ‘esterna’ capita di poter ascoltare rapiti racconti suggestivi, esperienze spesso irripetibili occorse nella navigazione sui mari del mondo ad appassionati appena rientrati da suggestive crociere o in procinto di salpare per percorrere le coste adriatiche o andare oltre. In questo contesto particolare si è realizzata una situazione che sta svelando la sua efficacia agli ospiti del locale.

La nuova gestione è stata affidata dal marina a Claudia Azzano, sommelier professionista e con una lunga esperienza maturata nei locali stellati del Friuli del gusto, che cura personalmente la qualità della proposta e del servizio, assieme all’irlandese Robert Goode, appassionato delle carature della cucina mediterranea e rivierasca e del pregio dei vini dell’area.

Una cura e attenzione metodica che sono la sintesi dell’impegno maturato da Claudia Azzano lungo il suo percorso professionale nel corso del quale ha appreso in particolare come saper trasmettere le attese della clientela alla cucina. Per quanto riguarda gli abbinamenti con i vini di pregio ci pensa lei. Per esempio con il piatto dell’estate dedicato dallo chef alla Carta del Gusto della Riviera friulana. Un piatto ‘pazzo’, come l’ha definito il cuoco, che però con la sua esperienza è riuscito a ottenere l’interesse degli ospiti con una crescente richiesta: il Polipo con l’anguria. Un piatto che si distingue per i delicati sentori estivi arricchiti dalla morbidezza e fragranza marina del polipo. Ah sì… l’abbinamento di Claudia: “una bella Malvasia rivierasca, sapida, fresca, intensa e piena’.

L’attrattività della cucina del locale si sviluppa anche attraverso la linea scelta dal cuoco per la preparazione dei piatti che si riassume nell’impiego della materia prima di qualità e sempre fresca per proporre ricette semplici ma caratterizzate, dai Tagliolini alla ‘busara’, ai Paccheri con tonno, pomodorini e olive, ‘aromatizzati’ con una spolverata di fragrante timo essicato, alle semplici ma imperdibili Sarde panate, ai dolci, tra i quali la versione analcolica del Vetturino, con la panna non zuccherata, la versione base del Tiramisù. Una cucina dietetica che esalta il gusto della genuinità. Il nome del locale? Sarà svelato in occasione di un evento del marina alla fine dell’estate.

Carlo Morandini

Nella Riviera friulana il ritrovo dei vip, personaggi dello sport e della cultura e amministratori

La cucina di mare che valorizza la genuinità ed esalta i sapori adriatici

Tagliolini Da Patrizio e Ribolla Gialla per insaporire l’estate lignanese

Il modello di convivialità friulano funziona e rinnova la sua attrattività dalla montagna alla Riviera, per tutto l’anno, nella stagione fredda come in piena estate. A Lignano Sabbiadoro ne è un esempio emblematico ‘Da Patrizio’, come ormai gli amici cittadini e i frequentatori della località balneare friulana hanno ribattezzato ‘Alle bocce’, locale che possiede una sua storicità locale ed è nato negli anni ’70 con la formula dell’osteria. Dove cibi e pietanze dell’area venivano proposte con la cordialità della gente del mare, condite con il buon vino friulano e rivierasco. All’inizio di via dei Platani, dove viale Europa lascia spazio al nucleo principale della cittadina adriatica, ‘Da Patrizio Alle Bocce’ si trova di fronte al tennis e al minigolf, e dove c’erano i campi da bocce, accanto alla griglia all’aperto che per decenni ha rappresentato una delle attrattive locali, si trova ora l’ampio parcheggio. È in questo locale che Patrizio ha trasferito il modello vincente dell’osteria friulana, anche se specializzata nella cucina di mare.

La luminosa veranda de ‘Le bocce’ è ora racchiusa dalle moderne pareti trasparenti e rappresenta il sito versatile per l’aperitivo, in tarda mattinata come alla sera, ma si trasforma rapidamente per il pranzo veloce o anche per la cena gustata al coperto, ma all’aria aperta. All’interno il bancone del bar, per gli stuzzichini e l’aperitivo veloce o per un buon bicchiere di vino scelto tra le tante etichette del vigneto regionale individuate tra gli amici di Patrizio. La sala del caminetto, ‘gettonatissima’ nella stagione fresca quando lo stesso gestore accende e ravviva il fuoco, assieme al tavolone per gli amici ospita i tavoli destinati alla ristorazione ed è l’area del locale dove degustare al meglio i sapori e i vini che di stagione in stagione, e a seconda del periodo, costituiscono un’attrattiva rappresentativa del gusto della Riviera friulana.

#Rivierafriulana: Patrizio Faidutti tra i primi sostenitori

Un’idea, quella rivierasca, che Patrizio Faidutti, friulano Doc e da sempre frequentatore della cittadina sostiene fin dall’origine, come da sempre egli è paladino delle tradizioni e delle tipicità friulane. I locali che Patrizio ha animato, nella Riviera friulana come accanto, nel contiguo Veneto Orientale, sulla sponda destra del fiume Tagliamento, sono sempre stati frequentati dai vip, da personaggi del mondo della cultura, della politica, dello sport e della società, ma anche del mondo enogastronomico e della ristorazione, tutti accomunati dalla passione per il mare e per la possibilità di re-incontrarvi gli amici di sempre. Nel tempo Patrizio ha così raccolto il bagaglio di esperienze e di conoscenze che arricchiscono la professionalità di un buon ristoratore, e sono per gli ospiti una garanzia della qualità delle materie prime e delle proposte. Così per l’aperitivo a tavola si può giocare tra un Prosecco e la Ribolla Gialla spumantizzata da gustare assieme all’apertura della cucina adriatica e mediterranea. Dall’antipasto caldo, con le sarde fritte e lo spiedo di mazzancolle, al tris di baccalà mantecato su polenta gialla con cappero, oliva o pomodorino secco, al morbido e gustoso polipo con frutti di mare, cozze, vongole, capperi e pomodorini, misticanza. Un bianco fermo, Friulano o Ribolla, assieme ai tagliolini di Patrizio ai frutti di mare, Piatto dell’estate; per passare a un Rosato o a un Pinot nero leggero assieme ai Tagliolini San Daniele. Tra i secondi la scelta è sempre legata alla stagionalità e alla reperibilità, ma se ‘Da Patrizio Alle Bocce’ gioca le sue carte dell’estate sulla cucina di pesce, non mancano i piatti di carne, e allora si passa ai rossi, della Riviera friulana o del Collio, altra realtà dove Patrizio è di casa.

A concludere la cena nel locale, accuditi da personale qualificato e capace di ricreare quel contatto tra il ristorante e gli ospiti che spesso manca in altre realtà, il Tiramisù in versione tradizionale o la Crema cotta, assieme a un profumato Verduzzo rivierasco. #cartadelgusto2023

Carlo Morandini

In riva al #tagliamento sintesi dei sapori che affascinarono #hemingway

Riparte La Vecchia Finanza tra la Calamarata a sorpresa a un Tiramisù delicato e convincente

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Colori, luci e sapori genuini con la rinnovata gestione aziendale di un locale storico di Lignano Riviera

Di là dal fiume… tra gli alberi’: fanno ormai parte della cultura del territorio rivierasco la vita e le opere di Ernest Hemingway, e questa frase, che è il titolo di uno dei romanzi più amati del giornalista-scrittore americano è impressa su un cippo sulla riva sinistra del fiume Tagliamento, a poca distanza dalla foce, a ricordo della sua frequentazione della penisola lignanese.

E’ lì, è accanto al luogo dove si narra #Hemingway avesse tratto ispirazione forse assieme all’amata del luogo per quel suo libro che lancia un ponte ideale oltre il #fiume Tagliamento verso l’ignoto immaginario che allora per lui risuonava ancora degli echi della guerra, che c’è il ristorante ‘La Vecchia Finanza,‘ trattoria con cucina prevalentemente di pesce. Si trova dove originariamente c’era un vecchio sito daziario. Il locale è alla fine del percorso lungomare di Lignano, quasi alla foce del Tagliamento, e ha rilanciato da questa stagione l’attrattività di un’area suggestiva, a poche centinaia di metri dall’estuario del fiume, dove le sue acque placide si mescolano con quelle salmastre dal #mare.

Il locale si trova accanto all’area well-ness del ‘ Campeggio Fra i pini,‘ed è di fronte all’imbarcadero per il traghetto ciclo pedonale verso la sponda veneta e Bibione. L’ampio giardino de La Vecchia Finanza è riservato agli aperitivi e al drink serale, mentre il terrazzo serve per gustare la cucina dello chef toscano Davide Pacelli. Le sale interne hanno un fascino particolate: ricostruiscono l’ambiente dell’epoca nella quale Hemingway soggiornava a Lignano e nella Riviera friulana rafforzando la coreografia dello scenario naturale del quale il fiume è il protagonista, specialmente quando le luci dell’imperdibile tramonto colorano il verde delle sponde. Hanno il sapore dell’architettura rivierasca del dopoguerra del ‘900.

La ripartenza de La Vecchia Finanza , che fa parte del compendio S.i.l. della Famiglia Pozzo, è progettata e seguita da Furio Cepile, manager da decenni attivo a Lignano, in particolare a Riviera, e nella regione: è sempre vicino al cuoco e allo staff per assicurare il servizio più adeguato e atteso dagli ospiti. Il valore aggiunto del locale sono le luci, fino a quella soffusa della luna, mentre i colori sono scelti per rendere vivi gli interni, tra i quali troneggia la sala del caminetto destinata alle degustazioni e al relax, dedicata a Hemingway. Numerose immagini d’epoca collocate alle pareti rievocano la storia di Lignano. I piatti de La Vecchia Finanza sono curati ed eleganti, e tra essi regna l’ingrediente più efficace: la selezione attenta delle materie prime.

Le sale interne, quasi a replicare lo scenario esterno dominato dal placido scorrere del fiume, assicurano riservatezza e la tranquillità per potersi dedicare a piatti che comunicano il gusto semplice ma profondo del mare. L’insalata di mare è interpretata con un gusto fresco e delicato che non trascura la fragranza del polpo né il sapore morbido delle cozze. Pacchero in vaso cottura ai frutti di mare, Piatto dell’estate, è arricchita dai frutti di mare e dai pomodori pachino, e si svela in una inusuale ma efficace proposta: è contenuta e va consumata in un vaso ermetico avvolto nella stoffa per ritardarne il raffreddamento e conservare così la fragranza della proposta.

Tra i secondi, due le opzioni più richieste dell’estate: l’appagante Fritto misto con le verdure di stagione, e la Coda di rospo in rosso, con la quale, anziché il Friulano abbinato ai piatti precedenti, un Merlot rivierasco leggero ci sta. La sorpresa tra dolci di tendenza, come tutti i piatti preparati senza l’impiego di insaporitori o aromi, il Tiramisù come l’avrebbe apprezzato Hemingway, da gustare ammirando il tramonto: savoiardi fatti in casa come la delicata crema al mascarpone e una lieve spruzzata di caffè. Un percorso, quello seguito, oltre che gradevole sostenibile e risultato di un equilibrato dosaggio di ingredienti rivieraschi, adriatici, mediterranei: un po’ la sintesi di elementi che avevano ammaliato Hemingway, e si rivolge a chi desidera ritrovare i sapori della tradizione locale, con un pizzico di contaminazione mediterranea.

#cartadelgusto2023

Carlo Morandini