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Itinerari Rivierafriulana per l’inverno 23/24 – Laboratorio dei sapori e Ribolla Gialla spumantizzata

Ricerca del gusto per un menù invernale ricercato al Carbon Neri a Lignano Sabbiadoro (Ud)

Dalla spiaggia, dove in stagione i sapori del mare possono essere gustati con i piedi scalzi e rilassati sulla sabbia dorata di Lignano Sabbiadoro al Playa Beach Restaurant, a un menù più articolato che non trascura le carni di pregio con una impostazione invernale e natalizia proposto al Carbon Neri, in corso degli Alisei a Pineta, Francesco Rizzi, assieme a Cati Cristin non perde l’occasione per condividere sapori esclusivi e di eccellenza per l’inverno 2023-24.

La ricerca di prodotti genuini, di prossimità, di pregio o iconici per creare una scaletta del gusto e condividere una esperienza degustativa rappresenta la proposta consueta del locale di Lignano Pineta. Caratteristica che si evidenzia in occasioni come le festività natalizie, nelle quali i piatti della tradizione possono divenire un’occasione di arricchimento del bagaglio di conoscenza dei gourmet e dei commensali alla ricerca di piatti e sapori appaganti, e che può riportare Lignano al centro dell’attenzione del mondo del gusto.

Carbon Neri, pensato inizialmente come una braceria quindi specializzato nelle carni alla brace quasi in controtendenza con la consuetudine a tavola della città del mare, dov’è più naturale ricercare piatti di mare, dà spazio ai piatti di pesce per accontentare anche ospiti più ricercati ed eterogenei.
Ma soffermiamoci sul menù ‘di carne’, che si apre con le ‘Sfere basche’ e l’aperitivo, con le bollicine o un Friulano e prosegue con Carpaccio di cervo marinato, finferli, crema di cipolla e riduzione di Barbera. Magari con un buon Nebbiolo d’Alba.
Un menù che spazia tra le tradizioni della cucina italiana passando alla Battuta marchigiana, burrata, maionese all’acciuga e chips di mais, un gradevole mix tra la fragranza della carne, la morbidità della burrata e la croccantezza del mais, sposato sempre con il vino rosso piemontese.

Per abbinare un corposo Sangiovese con il Risotto riserva San Massimo, Castelmagno, nocciole, sul quale la regina del piatto è la Tartare di Fassona. Vino, che tiene anche ai Cappelletti della tradizione ripieni di carne e cotti in brodo ristretto di cappone. Ed ecco il Petto d’anatra con glassa alle clementine e pan brioche. Per finire il Dolce mela Alto Adige e glassa di nocciole.
Non meno ricercato è il menù di pesce, da gustare sempre nel locale di Pineta che è caratterizzato da colori caldi rafforzati dall’arredo e dalle finiture in legno grezzo con le luci soffuse per favorire il confort dell’ambiente e il piacere del gusto.

Eccone le portate: dal Cannolo di ricciola, cime di rapa e colatura di alici, allo Scampo e cotechino con maionese al cren, alle Noci di cappasanta, crema di riso alla Ribolla e foie gras. E dopo il sorbetto al mandarino arriva il Risotto Carnaroli, zucca, cannocchie e polvere di caffè, per proseguire con l’Ombrina in umido, crema di datterini e basilico croccante, e concludersi con l’immancabile dolce panettone.
Buona degustazione