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#Lignanoriparte L’arte gelatiera di Arturo De Pellegrin consolida la passione per l’arte artigiana

Il Laboratorio De Pellegrin in Via Giardini a Lignano Pineta

Un’estate non facile ma il gelato artigianale tiene tra le scelte degli ospiti della città

Più gettonati i gusti tradizionali e quelli con la cioccolata

Nadia e Andrea De Pellwegrin
Nadia e Andrea De Pellwegrin

L’arte gelatiera regge anche ai momenti difficili, come la ripresa dal ‘lockdown’. Specialmente quando si tratta di prodotti artigianali da asporto. Il ‘take away’, il primo rimedio per la ripartenza soft concesso agli operatori agroalimentari, in realtà inizialmente sviluppato con la consegna a domicilio fin tanto che i cittadini non si sono potuti muovere dalle loro case, altro non è se non il gesto abituale che tutti compiamo e abbiamo compiuto andando a prenderci un cono, o una coppa dal gelataio.

Una formula che a Lignano Pineta i fratelli De Pellegrin avevano intuito fin dagli anni sessanta. Aprendo il laboratorio in via dei Giardini. Dove, tutt’ora, Arturo, assieme alla moglie Nadia e al figlio Andrea, realizza il gelato secondo i canoni dell’arte gelatiera, pur fruendo delle possibilità offerte dalle scoperte, dalle ricerche, dalle tecniche che tengono conto degli elementi e prodotti naturali, e della possibilità di ottenere il meglio dalla genuinità.

La recente scomparsa del fratello Giorgio, che aveva seguito per decenni il locale gelateria De Pellegrin lungo il ‘treno’ di Pineta, e assieme a lui aveva ideato gusti e abbinamenti nuovi, vincendo gran premi della gelateria di livello internazionale, e interpretando l’arte gelatiera al meglio della qualità, non ha intaccato la grinta e la professionalità di Arturo. Che non manca di commentare l’andamento di una stagione non facile, ma che nel mese di agosto ha fatto registrare una ripresa. Ora arriva settembre e il modello di turismo cambia, come ogni stagione, prediligendo i visitatori appassionati della qualità e delle carature del territorio e della località balneare.

“Non solo il consumo del gelato, ma anche la scelta dei gusti dipendono dall’andamento climatico, dalle temperature del momento e dalle condizioni meteo. Quest’anno sono andati per la maggiore i gusti classici. Quelli con la cioccolata come Cioccolata con grappa di pere al Prosecco, Bacio, perfino Sacher. Il segreto del bravo gelatiere è quello di interpretare il gusto della clientela. Non di andare a cercare grandi novità”. Perché? Perché il gelato va consumato fresco. È composto da cristalli di ghiaccio che hanno un tempo di stabilizzazione. Dopo alcune ore cambiano la loro struttura. E il sapore, il gusto, cambiano di conseguenza. Così con le coppe. Che nel laboratorio De Pellegrin di via Giardini sono ormai una possibilità consolidata. Che ha i suoi fans. La Coppa Sombrero, la Mokka, la Coppa verde, la Coppa Sabbiadoro. Negli anni hanno soppiantato le pià tradizionali Nafta ed Eis caffè. La NAFTA peraltro ideata a Lignano Sabbiadoro. Arturo ci ricorda che i degustatori del gelato artigianale sono molto preparati e attenti. E la soddisfazione nel proseguire il mestiere avviato dai genitori deriva dal gradimento della clientela, che si rinnova di anno in anno.

Carlo Morandini