Riviera Friulana: cinquant’anni di cucina dell’area nella storia de Al Ferarut di Rivignano
Il 23 gennaio serata degustazione per riscoprire alcuni dei piatti che hanno fatto la storia a tavola
Lo chef stellato Alberto Tonizzo non trascura il gusto della tradizione
La cucina stellata, se si sviluppa attorno alla perfetta conoscenza delle tecniche di cucina, e oggi anche della disponibilità di nuove tecnologie e conoscenze, non può trascurare di rimanere nel contempo ancorata alle radici. Non solo ai sapori della tradizione locale, o dell’area interessata, ma anche ai prodotti e alle materie prime disponibili.
In questo caso, magari utilizzando la possibilità di dare modo ai prodotti di esprimere correttamente gusto e profumi. Lo conferma Alberto Tonizzo, lo chef stellato della Riviera Friulana.
Che proprio per valorizzare le potenzialità del gusto rivierasco ha organizzato una serata di degustazione che permetterà di riscoprire i sapori del secolo scorso. L’obiettivo di Tonizzo, ma anche del suo percorso professionale che ha portato già diversi anni fa la Stella Michelin al Ferarut di Rivignano (UD) il locale creato dalla sua famiglia, è quello di consentire agli ospiti di riconoscere i sapori del suo territorio. Del territorio di riferimento del ristorante.
Una identità del gusto e dei sapori che è richiesta e apprezzata dai numerosi navigatori del gusto che scelgono di soggiornare nel Friuli Venezia Giulia per assaggiare i cibi tipici, la cucina di pregio e da gourmet ma anche semplicemente tradizionale, e i vini, da quelli alla portata di gran parte dei consumatori, comunque da gran premio visti i risultati nei concorsi internazionali, a quelli di nicchia, come il vino rosso maggiormente valutato a bottiglia d’Italia.
Alberto, che ha iniziato il suo percorso professionale da sommelier, per poi specializzarsi dapprima nei dolci, poi nella cucina, è infatti fortemente consapevole della necessità di proporre ai degustatori sapori, o anche i sapori dell’area per garantirsi il gradimento degli ospiti. Specialmente di quelli più lontani.
È per questo che per la serata di giovedì 23 gennaio ha organizzato l’evento ‘Mezzo secolo di cucina’. Presenterà, con le possibilità di oggi, i piatti che in cinquant’anni di attività hanno reso famoso il suo ristorante.
Dal cefalo dorato, citronella, pistacchio alla liquirizia con stellina dei prati (2010); ai Capelli d’angelo con Caviale friulano, mandorle d’Avola in pomata e frutto della passione (2015); all’Insalata di granciporro e Rosa di Gorizia e un racconto in quattro salse (1980); alla Zuppa di pesci ai cinque fumetti (1975).
E ancora, gli Gnocchi di barbabietola rossa con ‘Brovade’ come fosse tartufo, yogurth e zizania aromatica (2011); alle Crepe all’arancia, ganache al cioccolato con gelato al fior di latte e noci (1970).
Carlo Morandini