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Riviera friulana: Itinerariri rivieraschi in inverno tra Grado e Latisana

La rivista Carta del Gusto della Riviera Friulana

Dal goloso ‘Buffet’ del Gran Hotel Astoria di Grado (Go) al Merlot di Lorenzonetto di Latisana (Ud)

Un menù in grado di assecondare le attese dei gourmet come delle famiglie e un vino morbido e versatile

Tra tutte queste opportunità di valorizzazione della cultura del territorio spicca la Carta del gusto, un magazine che consente di approfondire gli elementi di richiamo dell’area considerata e di conoscere i sodalizi culturali e le realtà impegnate da animare anche la Riviera friulana. Da non trascurare il premio interprofessionale, ‘Carati d’autore’, con Assoenologi e Unione cuochi, itinerante ma che oramai ha trovato casa adeguata ad Aquileia (Ud) e a San Michele al Tagliamento (Ve).

Mentre si riaffacciano tra i programmi 2024 il Premio Voce dell’Adriatico, https://www.facebook.com/vocedelladriatico/al Marina Sant’Andrea di San Giorgio di Nogaro (Ud), e il Premio giornalistico ‘Isi Benini’. Si stanno nel contempo valutando gli elementi per il ritorno del Premio ‘Valerio Ghin’, a Marano Lagunare (Ud).

Le principali realtà della Riviera friulana non abbandonano la loro capacità di attrarre i visitatori dell’area per fidelizzare anche coloro che scoprono ora le terre rivierasche. Per esempio, a Grado (Go) il Gran Hotel Astoria di Sandro Lovato ha predisposto attività ed eventi di richiamo dal soprannome della località adriatica che è ‘Isola d’oro’ motivato dai colori della sabbia fine della spiaggia e delle luci del tramonto. L’obiettivo è quello di trasformare Grado, in particolare il suo suggestivo centro storico, contraddistinto da riflessi architettonici romanici e veneziani,

Dopo il Natale d’Aur di Grado che ha visto nel porto Mandracchio ormeggiato l’ormai tradizionale Presepe galleggiante, con le decine di rappresentazioni della Natività che si sono potute ammirare a Grado, in sinergia con Aquileia (Ud) e Terzo di Aquileia (Ud), località nell’immediato retroterra oltre la Laguna, con un percorso di visita di un centinaio di Presepi tutti accessibili al pubblico.

Il Grand Hotel Astoria, il primo della rete rivierasca partendo da est, è il riferimento culturale e storico di un’isola sulla quale, lo avevano riconosciuto i turisti austriaci già due secoli fa, dal soggiorno è possibile ottenere benefici per la salute grazie all’habitat e al clima.

Lovato, il titolare, assieme all’articolato staff del ristorante formato dal vicepresidente vicario dell’Amira, Giacomo Rubini che per anni è stato alla guida della brigata di personale del Grand Hotel,cura personalmente la scelta delle materie prime locali e di prossimità che fanno la differenza.

Alcuni esempi. Gli antipasti vanno, per il pesce, dalla insalatina di grancevola alle olive taggiasche, all’insalata di gamberi alla catalana, all’insalatina di astice e sedano verde croccante, alle seppie con finocchi croccanti, alle capesante scottate su confettura di cipolla rossa, alle immancabili ‘sarde in saor’ alla gradese, assieme a parecchie altre proposte.

Passando alle carni: Fesetta di manzo marinata con rucola e scaglie di grana, frico di patate e Montasio alla carnica, strudel di ricotta friulana, porcini e speck di Sauris, salumi friulani al vassoio, oppure assortimento di formaggi e verdurine in agrodolce.

Tra i primi.: lasagne sfogliate alla bolognese, orzotto alla zucca mantecato al ‘Formadi frant’, mezzi paccheri con raguttino di crostacei, tortelli ai funghi porcini con guazzetto di capesante, pasta e fagioli alla friulana, cappelletti in brodo di cappone.

Ecco i secondi: Branzino in bellavista, rombo al forno alla mediterranea, bollito misto di carne con salsa verde, tagliata di manzo con salsa al Refosco di Scodovacca (Ud), cappone ripieno con porcini e tartufo. E per chiudere… Buffet di dolci del Grand Hotel Astoria.

Com’è intuibile, trovare vini dell’arco rivierasco da abbinare a un menù a buffet così vasto non sarà difficile. Così ci spostiamo sul versante opposto della Riviera friulana, in un trasferimento attraverso l’autostrada A4, da Villesse a Latisana e poi lungo la SR 354. Oppure, per godersi la bellezza delle località rivierasche, lungo la Sr ‘Triestina’, l’ex Ss 14, passando per Aquileia, Cervignano, San Giorgio di Nogaro, Palazzolo dello Stella e la Sr354.

Stiamo viaggiando con la nuova Ford Puma Hybrid EcoBoost STLine Ruby, performante ma comoda e sostenibile. La meta? L’Azienda vitivinicola Lorenzonetto Cav. Guido, a Pertegada di Latisana (Ud) accanto alla strada regionale 354, a pochi km da Lignano Sabbiadoro (Ud) e Bibione (Ve). Marco, l’enologo, figlio del fondatore Guido che tuttora assieme alla moglie Carla, con la figlia Mara e la nuora Chiara è presente in azienda, ci suggerisce il Merlot, che quindi sposiamo, per esempio, con il Cappone ripieno con porcini e tartufo.

È un vino di colore rosso rubino che emana profumi decisamente intensi: ricordano tabacco e pomodoro. Il Merlot Lorenzonetto ha il sapore asciutto e leggermente tannico, ed è un vino premiato anche di recente, prodotto con macerazione a temperatura controllata, delastage e micro ossigenazione e parziale affinamento in botti di rovere alla francese. Viene prodotto su terreno limoso argilloso con sottofondo calcareo in un sistema di allevamento delle viti con metodo Guyot modificato con 4000 ceppi per ettaro e una produzione di 130 quintali per ettaro. Realizzato con amore con una gradazione alcolica di 12° accompagna con gusto i profumi dei porcini e del tartufo.

Carlo Morandini