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#RivieraFriulana: da oltre cinquant’anni a LignanoG Sabbiadoro il vero gelato artigianale ammalia grandi e piccini

 

 20160703_011604Giorgio De Pellegrin, assieme al fratello Arturo

ha fatto crescere il gusto del gelato, creando sapori e coppe nuove sempre di successo e vincendo,

assieme a titoli mondiali e internazionali, a presenze televisive di eccellenza, il gradimento del grande pubblico dell’estate delle vacanze Cinquant’anni e non li dimostra. Di attività ovviamente. È infatti dal 1967 che Giorgio De Pellegrin, assieme al fratello Arturo, in seguito sostenuti, come tuttora, dalle mogli Nella e Nadia, si dedica all’arte del gelato a Lignano. Prima a Sabbiadoro, poi a Pineta. Dov’è ritornato all’opera anche in questa stagione balneare, per lui la 51ma di attività, per restituire agli innumerevoli fan e appassionati del gelato di pregio il gusto della fresca leccornia, il sapore genuino dell’estate. Perché, come sostiene da sempre, fare il gelato non è da tutti. Intendiamoci, non è che Giorgio De Pellegrin intenda riducondurre i gelatieri a una casta. Ma fare il gelato significa saper seguire procedimenti precisi, conoscere la chimica, per sapere a che cosa va incontro ogni tipo di componente quando incontra il freddo a qualche decina di gradi sottozero. Prevedere che cosa potrà risultare da un nuovo gusto. Per arrivare ai traguardi che l’hanno portato a vincere titoli mondiali nell’arte del gelato, a partecipare a trasmissioni televisive di prima serata, come La prova del cuoco, a concorsi internazionali, come il Festival del gelato mediterraneo a Cefalù. Ai quali ha partecipato rappresentando l’arte gelatiera, i maestri gelatai dell’intera #RivieraFriulana senza incertezze. Ma contraddistinto dalla semplicità e dalla naturalezza che caratterizzano i veri protagonisti dell’arte dei mestieri. Ideando gusti sempre nuovi e accattivanti, come Rosso Tiziano, Fichissimo, con il fico moro di Caneva di Sacile, la sua città, il gusto al Prosecco, pere e prosecco, cioccolato con l’arancio candito, alla cannella, alla liquirizia, ai pistacchi di Bronte, uno tra i primi in Italia, persino al mosto cotto di antica ricetta romana chiamato ‘Asperum’. Il tutto senza, ovviamente, aggiungere alcun additivo o conservante che possa alterarne il sapore e la qualità. “Quando hai mangiato un gelato, ti deve venire voglia di mangiarne un altro. Questo significa che è genuino e realizzato a regola d’arte”- ama sostenere. E il suo gelato, come accade per suo fratello Arturo, vuole che sia assolutamente così. Quando deve delegare una parte della preparazione, perché nel pieno della stagione estiva, lui è comunque presente. E il gelato dovrò risultare essere esattamente come dovrebbe essere. Senza incertezze, sbavature degli ingredienti, retrogusti che ne tradiscano una non perfetta esecuzione. Giorgio De Pellegrin, per tutto questo, ha infatti impiegato il suo impegno, la passione e l’amore nel fare il gelato. Che si ritrova nel DNA della sua famiglia di origine zoldana, che si era trasferita in Istria agli inizi del secolo scorso, poi in Germania, ma che da anni è lignanese, d’estate, e del pordenonese, nel resto dell’anno. Qualità, che ci tiene a mantenere non solo nella preparazione del gelato, ma anche nel servizio, nell’accoglienza, nel fare sentire nella sua gelateria, tutti i suoi i clienti come a casa. Di ogni età. Perché anche i più piccini imparano presto a riconoscere il gelato genuino, il vero gelato artigianale. Quello che non si gonfia al di sopra della linea del freddo delle vaschette. Lo stesso accade in via Giardini, dove Giorgio e Arturo hanno realizzato da molti anni il laboratorio, immerso tra i pini marittimi, in un’oasi che, nel tempo, come la gelateria che si trova lungo il treno di Pineta, in uno dei punti clou della passeggiata serale, è divenuta anch’essa il ritrovo degli appassionati del gusto. Giorgio e Nella in raggio dello Scirocco, a Pineta, per la clientela tirata a lucido per lo struscio della sera, per il dopo cena. Arturo e Nadia, coadiuvati dal figlio che da quest’anno segue le orme del padre e dello zio, aperti a un pubblico più free. Quello vacanziero che lascia la spiaggia, e senza curarsi troppo il look, scende a fare una passeggiata verso il mare, per sdemonizzare la calura, e poi si sofferma in via Giardini per il cono, le coppe che negli anni sono divenute un’icona per entrambe le sedi: oltre a quelle tradizionali la Coppa verde, con la freschezza della menta, Sombrero, e tra le altre, da quest’anno ecco riaffacciarsi la coppa Malaga, con vaniglia, panna montata, gelato fondente fuso, uva sultanina. Proseguendo un’esperienza iniziata due anni fa, anche quest’anno Giorgio De Pellegrin ha voluto offrire alla sua clientela, oltre alle granite che hanno dissetato e colorato un’estate torrida, un’occasione in più per comprendere che cos’è l’arte del gelato. E ha dedicato un angolo della sua gelateria all’esposizione degli oggetti di un piccolo #museodelgelato. Vi si possono ammirare accessori, attrezzi, i set di diverse epoche per realizzare e per offrire il gelato artigianale. E non manca una delle prime mantecatrici, in grado di separare il gelato dalla tendenza a rimanere appicciato ai bordi del recipiente da lavorazione, e di riprodurre la temperatura glaciale da cella frigorifera semplicemente sfruttando la reazione di acqua e sale. Dalla mantecatrice esposta, azionata con volano a manovella, che ora viene riprodotta anche nella versione motorizzata per creare un effetto ambientale particolare nella gelateria, senza rinunciare alle esigenze di praticità, si passerà diversi anni dopo a quella motorizzata, che fu realizzata da un’azienda italiana. Per permettere ad artisti del gelato come Giorgio e Arturo De Pellegrin, di far crescere il gelato artigianale. Estate dopo estate, alla Gelateria di raggio dello Scirocco, e al Laboratorio di via Giardini si affacciano generazioni di fan del gelato artigianale, per accertarsi che anche per questa stagione il gelato genuino sarà garantito. Davanti ai banchi delle due gelaterie si sono avvicendati piccini che ora sono grandi, sono divenuti genitori, alcuni nonni. Ma non hanno perso la passione per i sapori genuini. Che da oltre cinquant’anni i gelatieri De Pellegrin propongono nella città balneare. Località, scelta, all’epoca, dopo esperienze in Germania e in Italia, perché la penisola balneare stava crescendo, e poteva garantire il supporto a un’attività importante e delicata qual è la gelateria. Rappresentando un’attrattiva, una chicca nell’offerta complementare per il turismo di qualità. Alimentata dalla grande passione che all’affacciarsi di ogni estate, spinge Giorgio e Arturo a ritornare alla mantecatrice per perpetuare la loro missione: quella di insegnare ai golosi, e ai degustatori, grandi e piccini, che il gelato si può fare così, rispettando gusto e sapori, e le caratteristiche strutturali che ne fanno un alimento appagante e ambito.

Carlo Morandini

Lignano, 14 settembre 2017.

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