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TERRITORIO: IL SINDACO DI MARANO LAGUNARE (UD) MARIO CEPILE HA CONSEGNATO IL DIPLOMA DELLA RIVIERA FRIULANA AL RISTORANTE ‘ALLA LAGUNA-VEDOVA

Il Sindaco di Marano L. Mario Cepile, Decio Raddi, Ristorante Alla laguna e Morandini Carlo Assoc.La Riviera Friulana

I QUASI TRE LUSTRI DI ATTIVITA’ DEL LOCALE DELLA FAMIGLIA RADDI SEMPRE ALL’INSEGNA DELLA QUALITA’
Il sindaco di Marano Lagunare (UD), Mario Cepile, ha consegnato l’attestato che certifica la rispondenza del Ristorante Alla Laguna – Vedova Raddi, della località friulana della pesca, ai requisiti stabiliti dallo statuto del sodalizio culturale no profit La Riviera Friulana. Il diploma è stato consegnato a Decio Raddi, erede dell’attività avviata dal nonno omonimo e dalla nonna di Decio, l’udinese Pia Rumignani, settantaquattro anni fa. Prima come ristoro, poi anche come alloggio. Ora ristorante di pregio spesso citato dai media di settore, soprattutto austriaci e tedeschi. Che rappresentano i mercati privilegiati del locale, accanto, ovviamente, ai degustatori italiani del pesce fresco e di qualità. Sarà perché ‘alla Vedova Raddi’, come ormai viene chiamato il locale fin dall’acquisto da parte di nonna Pia, quasi da sempre tutti parlano tedesco. E il menù sui tavoli è scritto soltanto in italiano proprio perché ai turisti germanofoni piace chiedere, e farsi consigliare. Sarà per le scelte di Decio e della moglie Mara, in cucina, di servire solamente il pesce acquistato in giornata nella grande pescheria maranese, la clientela del ristorante è davvero affezionata al suo tipo di cucina e calore del posto. Che, per felice intuizione dei Raddi, si trova all’accesso della suggestiva cittadina provenendo dal porto-canale peschereccio. Accanto all’ormai monumento-industriale della fabbrica di tonno e derivati inscatolati della Maruzzella. E’ nella piccola piazzetta antistante il ristorante che Mirto Raddi, il papà di Decio, intratteneva gli ospiti della Riviera Friulana suonando il violino, e creandosi man man l’alea di promotore dell’area. La sua passione per lo strumento ad arco è richiamata in una foto che lo ricorda all’interno del locale. Negli anni, quasi tre lustri, come ha ricordato il sindaco, Mario Cepile –”La Vedova Raddi si è costruita un ruolo fondamentale nell’offerta enogastronomica rivolta al turismo rivierasco”. La clientela è infatti sempre stata molto eterogenea. I meno giovani ricordano per esempio le performance canore di Loretta Goggi, appassionata di nautica a vela, spesso in zona in visita a un noto cantiere rivierasco. “Un’offerta – ha aggiunto il sindaco – che è certamente complementare a quella delle grandi spiagge del Friuli Venezia Giulia, in particolare di Lignano Sabbiadoro”. Cepile ha infatti ricordato con favore l’iniziativa Dolce-Salato, che nelle serate estive conduceva ogni anno in motonave attraverso le bellezze della laguna oltre 1500 turisti, dalla spiaggia friulana, a nutrirsi dei sapori e della storia della nostra cittadina”. E uno dei primi ‘approdi’ dei turisti provenienti dal mare è proprio ‘la Vedova Raddi’. Numerosi sono però i navigatori del gusto che raggiungono il locale in auto, scendendo in aereo all’aeroporto di Ronchi dei Legionari, e sempre più numerosi gli appassionati bikers i quali scelgono di percorrere le terre rivierasche in bicicletta, per giungere a rifocillarsi adeguatamente nel ristorante Alla Laguna. Ove, da sempre, il fritto è stato eletto piatto d’ordinanza: prevede fino a 14 specie diverse di pesce, dalle mazzancolle, alle seppie, all’anguilla, alle alici, ai calamari, ai gamberetti di laguna, alle ‘angudelle’, alle passere. Altri piatti molto richiesti sono la zuppa di pesce e il risotto ai frutti di mare, e gli spaghetti con sugo espresso di crostacei. Ancora per qualche settimana al Ristorante Alla Laguna si possono trovare le deliziose ‘moleche’. E per tutto l’inverno i prelibati antipasti con: granseola, cappelunghe, canoce, gamberetti ripuliti a mano, fasolari. E tra il pesce pescato e nostrano, rombo, anguilla, branzini. Il segreto dell’attrattività del locale? “Il pesce freschissimo – spiega Decio Raddi – perché ci rechiamo ogni giorno nella grande pescheria di Marano per gli acquisti: lo comperiamo ogni giorno e soltanto lì”! Decio è rientrato a seguire il ristorante, acquistato dalla nonna nel 1938, dal 2002, al termine di una brillante carriera professionale in un settore ben diverso da quello nel quale è oggi nuovamente impegnato. Nel suo ‘palmares’ di scout e difensore delle peculiarità e delle tradizioni della sua terra, c’è perfino la fondazione del Fogolar Furlan di Pescara, nel 1999. Del quale è stato antesignano. A dimostrazione del radicato convincimento sui valori delle radici tipicamente autoctone. Che ha trasmesso e trasmette nelle scelte del locale.
Carlo Morandini