#Rivierafriulanaèripartita Opportunità della Mezza estate tra tradizioni e turismo fluviale
Da Precenicco a Marano Lagunare, Carlino, Palazzolo dello Stella
Vini e sapori si alternano un caleidoscopio del gusto dove spicca il ‘bisato in speo’
Uscendo dalla vetrina delle Eccellenze friulane, a Precenicco, sulla strada verso Lignano incontriamo l’Azienda Vittorino Baccichetto. Alessandro e Paolo Baccichetto hanno valorizzato la realtà intuita dal padre Vittorino, ricavando prodotti enologici da concorso dalle terre sabbiose e salmastre della Riviera. Nel complesso aziendale, una sala degustazione a due passi dalla strada provinciale fa scorgere, a poche decine di metri, il corso del fiume Stella.
Originato dalle risorgive, nella zona del varmese, è ricco di suggestione e di scorci bucolici. Si può risalire fin qui in barca, per raggiungere, poco più a monte, Palazzolo dello Stella. Dove le acque celano i resti di un antico ponte romano sul quale scorreva l’antica via Annia: il collegamento tra Aquileia e Roma. E tra Roma e il centro Europa e l’area balcanica.
Ma prima di soffermarci a Palazzolo, e nelle sue eccellenze del gusto, l’escursione si può spingere a Marano Lagunare, nell’icona della tradizione della cucina di pesce: la Trattoria Alla laguna La Vedova Raddi. Dove Decio Raddi e la moglie propongono tuttora il pesce così come lo cucinavano le donne maranesi nei casoni o tra le calli. La Vedova Raddi, prende il nome dalla titolare, originaria di Udine, che l’ha lanciata. Il figlio, Mirto, padre di Decio, è stato uno degli animatori della realtà rivierasca. Con la sua attenzione e cura per gli ospiti, che intratteneva con la musica e il suono del violino, ha fatto conoscere Marano, la città della pesca friulana, di parlata veneta, ad attori, politici, musicisti, artisti, letterati: i vip che raggiungevano le terre rivierasche nell’immediato dopoguerra, anche da Lignano.
Con le barche e le motonavi. Come accade, oggi, con la motonave Saturno, di Adriano Zentilin. Che proseguendo l’attività dello zio, Geremia Regeni, trasmette le carature dell’area lagunare e rivierasca alle migliaia di ospiti, per gran parte stranieri, ma anche alle scolaresche che, emergenze sanitarie permettendo, raggiungono con le sue motonavi il fiume stella e lo splendido villaggio di Casoni. Partendo, con lui come cicerone, da Marano o da Lignano. Da Lignano, è anche possibile raggiungere la Vedova Raddi, con la motonave del servizio pubblico, prima dell’ora di cena e rientrare nella penisola lignanese in serata. Da Marano la cucina tradizionale: forse l’antesignano della riscoperta e rivisitazione delle materie prime lagunari e della pesca dell’Alto Adriatico, Giorgio Dal Forno è stato il primo a riproporre le antiche ricette.
E a lanciare la campagna di valorizzazione della più amata pietanza del maranese: il ‘bisato in speo’, l’anguilla allo spiedo. Che come ebbi l’opportunità di descrivere dall’elicottero di Linea verde per RAI 1 in volo con Massimiliano Ossini, ‘si fa con l’anguilla messa a spire sullo spiedo, inframezzate da foglie di alloro e sale grosso. Con lo spiedo, possibilmente di essenze nobili, dal rosmarino alla rosa ecc.’. Dal suo impulso, ne nacque la Compagnia del bisato, voluta dal promotore enogastronomico Valerio Ghin, al quale l’Associazione regionale della stampa agricola, agroalimentare, ambiente e territorio del FVG (ARGA FVG) ha dedicato l’omonimo premio giunto alla 11. Edizione. Premio, che è sostenuto anche dall’Associazione culturale La Riviera friulana.
A Carlino, la suggestione delle vigne tra le valli da pesca della cantina Emiro Bortolusso è imperdibile. E da lì ritorniamo a Palazzolo dello Stella. Per raggiungere l’azienda agricola Isola Augusta. Che Massimo Bassani ha trasformato nel tempo in un Cru, e nel contempo in una realtà sostenibile, con l’agriturismo realizzato tra il verde e i vigneti con tecniche naturali, autonomo dal punto di vista energetico. E il chiosco, che spesso si trasforma in un salotto letterario, nel quale sono stati ospitati personaggi di prestigio del mondo della cultura e dell’arte. Tra i prodotti enologici de Isola Augusta, studiati e promossi dal figlio Jacopo, premiato come winekmaker dell’anno al Festival del vino di Merano, il Prosecco Brut Millesimato. Ma anche lo Chardonnay Les Iles, lo Schioppettino, il Pinot grigio.
Carlo Morandini
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