Skip to content Skip to left sidebar Skip to footer

#Rivierafriulana: la #ViadeisaporiFVG per la prima volta scende in spiaggia a #Grado

Quando un evento mondano scende in spiaggia reca in sé già un elemento attrattivo importante, che è la location suggestiva. Se poi si tratta di una manifestazione ormai consolidata destinata a offrire ad appassionati del gusto, gourmet, operatori e giornalisti uno spaccato della realtà del settore considerato possiede già i requisiti del successo.

Leggi tutto: #Rivierafriulana: la #ViadeisaporiFVG per la prima volta scende in spiaggia a #Grado

Per la tappa di Grado (Go) La via dei sapori Friuli Venezia Giulia ha compiuto anche questo passo. Dopo le edizioni ospitate ogni anno nello splendido giardino del Castello di Spessa (Go) e in qualificate realtà in Italia e all’estero è stata traferita per quest’anno dalla Diga Nazario Sauro di Grado (Go) alla spiaggia prospicente il Parco delle rose, ovvero nella sezione più importante dell’arenile dell’Isola d’oro.

Slittata di qualche settimana per evitare il maltempo si è annunciata con un allestimento festoso, evidenziato da filari di lampade tra gli ombrelloni che non hanno distolto l’attenzione degli ospiti dall’obiettivo della serata: valutare le proposte di cucina e i vini in abbinamento di 21 attività della ristorazione del FVG e di altrettante aziende vitivinicole.

L’occasione dell’evento nato da un’idea di Valter Filipputti e sostenuto dalla Camera di commercio Pordenone e Udine e dalla Regione FVG era come sempre ghiotta, e la location inusuale non ha demotivato gli affezionati ospiti de La via dei sapori.

Né il ‘pavimento’ di sabbia ha scoraggiato le ospiti più eleganti. Ristoratori, chef, cuochi, oltre al severo giudizio dei degustatori e agli inevitabili raffronti degli ospiti tra gli stili di cucina, le scelte dei piatti e della materia prima, ma anche degli abbinamento con i vini delle aziende in affiancamento, questa volta hanno dovuto affrontare un nuovo handicap: la sapidità dell’aria conseguente alla prossimità del mare.

Probabilmente già nelle giornate precedenti alla manifestazione i cuochi e il loro staff, nelle prove dei piatti per la serata gradese si erano interrogati sul livello di sapidità più adatto per le loro pietanze, sugli ingredienti, anche sul piatto scelto per l’occasione. C’è chi ha optato per piatti freddi e di ricerca, chi per piatti innovativi, chi è rimasto nel solco della tradizione, chi, cercando l’effetto speciale, ha rischiato di strafare mettendo a rischio l’abbinamento con i vini della ventina di Aziende che fa parte del Consorzio Via dei sapori.

Tra le proposte più ‘votate’ dal pubblico il Gazpacho verde canederlo di mare e zenzero marinato de AI Fiori di Trieste, il Lingotto di trota affumicata in casa con melanzane alla brace e crumble all’alga spirulina de Al Paradiso di Pocenia (Ud), Street food, beach food hot dog che viene dal mare, ketchup di albicocche, mayo di alghe e seppia della Caffetteria Torinese di Palmanova(Ud), Fagottino di vitello con crudité di verdure e maionese alla melissa, dell’Hotel Carnia di Venzone (Ud), la Calamarata con tonno, olive, capperi e crema di bufala affumicata di Costantini di Collalto di Tarcento (Ud), il Coniglio alla cacciatora, funghi, tartufo e pomodoro di Da Nando di Mortegliano (Ud), Parmigiana di carrozza di La Torre di Spilimbergo (PN), L’orto di Sara (purea di melanzane fritte, polpetta di zucchine e peperoni arrostiti) di Locanda Devetak di San Michele del Carso (Go).

E tra i dolci, il Magnum gelato di Al Grop di Tavagnacco (Ud), Dolce Aquileia di Pasticceria Mosaico-Cocambo di Aquileia (Ud), e Fior di Pezzata Rossa, Cioccolato e Midolini Asperum 15 anni, Sorbetto al Prosecco con salsa lampone della Gelateria Nonno Carletto di Udine.

Per quanto riguarda i vini, soltanto tre erano da uve a bacca rossa, e si andava dall’uvaggio all’autoctono Schioppettino, ovviamente dedicati alle tre uniche creazioni di cucina dedicate alla carne, tra l’altro tra le più azzeccate nonostante la location. In riva al mare, il tema dei piatti scelto dai ristoratori era orientato prevalentemente alla cucina di mare. così hanno prevalso il Sauvignon, il Friulano, il Pinot Bianco, la Malvasia, il Pinot Grigio, la Vitovska.  

Carlo Morandini