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#RivieraFriulana: il Comune di Carlino (Ud) dedica la festa tradizionale alla valorizzazione del territorio rivierasco

Il caprino di Gonars Bordiga
Il caprino di Gonars Bordiga

I sapori tipici dell’area

e le produzioni di pregio protagoniste della serata di gala di ‘Cjarlins in place’

Ha colto nel segno la 7.Festa dei prodotti tipici del territorio, che si è tenuta nell’ambito della Fiera di Carlino (Ud), ridente realtà situata a cavallo tra la pianura e le acque lagunari, lo sbocco verso il mare. L’evento, dal titolo ‘Cjarlins in place’ (in lingua friulana Carlino di piazza), che si svolge questo fine settimana, richiama infatti nel cuore del paese appassionati di enogastronomia e curiosi del gusto e della cultura del territorio. Ed è ideato dal Comune della località friulana, con il sostegno dell’Ersa, della Provincia di Udine, della sezione del FVG dell’Associazione italiana per l’agricoltura biologica e della Coldiretti. Carlino, la comunità è friulanofona, si trova a breve distanza dai caselli autostradali di Latisana e San Giorgio di Nogaro. Tra Palazzolo del Friuli, Muzzana del Turgnano, San Giorgio di Nogaro e Marano Lagunare. Nel tempo ha mantenuto la propria identità di borgo rurale, con una forte vocazione alle attività commerciali e all’associazionismo. Vi svolgono la loro attività ben 35 società sportive, e Carlino ha infatti prodotto diversi campioni, anche olimpionici. Tra gli altri Mara Navarria, figlia del sindaco, oro alle Olimpiadi per il fioretto. E la giovanissima, Lucrezia Del Sal, figlia dei ristoratori de La Risata. Al centro della manifestazione in corso, come ha spiegato nell’evento inaugurale il sindaco, Diego Navarria, c’è l’intento di valorizzare e far conoscere le peculiarità e le ricchezze dell’area rivierasca. Per buona parte sconosciute agli stessi abitanti del luogo. Con questo obiettivo, il Comune ha ideato una cena di gala che si è sviluppata tra la degustazione di prodotti tipici dell’area rivierasca e i piatti approntati, come l’allestimento della sala e il servizio, dal ristorante La Risata di Carlino. Il sindaco ha infatti spiegato che negli ultimi anni diverse eccellenze dell’agroalimentare si sono affermate sul territorio comunale e in quelli contermini. Scontano però la difficoltà a comunicare e a farsi conoscere che sta forse nel Dna delle genti friulane. Introdotta e condotta dal presidente dell’associazione culturale La #RivieraFriulana, Carlo Morandini, la serata ha permesso di dare voce ai protagonisti dell’agricoltura rivierasca. Che erano stati selezionati dall’assessore comunale, Loris Bazzo, e che si sono presentati attraverso i loro prodotti di pregio. Come Dario Battaglia, titolare della latteria di Carlino. Specializzatasi in formaggi di latte vaccino, arricchiti con semi di papavero, noci e altri elementi di pregio. Gustosi pure i formaggi di capra di un produttore di Gonars. Abbinati alla Ribolla gialla spumantizzata dell’azienda agricola Bortolusso di Carlino (che ha presentato tutti i vini della serata), e alla birra bionda non filtrata, del birrificio Sante Sabide, di Fraforeano (Ronchis-Ud). Tra gli aperitivi e stuzzichini i fasolari crudi, che come ha specificato il biologo maranese Aurelio Zentilin, sono frutti di mare e si riproducono sulle coste sabbiose del Veneto e friulane. E il capriolo con polenta bio, e il Refosco. Ricco e gustoso anche il piatto di stuzzichini, proposto, a tavola, con la Malvasia di Bortolusso e la birra alla zucca: carpaccio di branzino affumicato, sardoni ‘basilicati’ ai ferri, sarde in saor, vongole alla marinara. Prodotti di un’attività, quella dell’allevamento ittico, che come ha ricordato Zentilin, si è sviluppata in questi ultimi decenni e ha trovato qui la location ideale. A seguire, il formaggio caprino alla piastra con giardinetto di frutta e verdura, uva, fragole, olive, radicchi. Anche in questo caso prodotti delle campagne del circondario. Il territorio rivierasco è terra di caccia. E dopo il capriolo, ecco il cinghiale per il ragù con gli gnocchetti, sposati al Refosco di Bortolusso. Sapore pieno di mare per il secondo, il morbido branzino di valle al sale con verdure al forno, e la Malvasia di Bortolusso. Un prodotto ittico che come ha ricordato Zentilin è frutto della scelta dei pescatori dell’area di puntare anche alla produzione sulla terraferma. Lo spazio a tavola per il dessert è stato dedicato stavolta alla degustazione di formaggi a pasta molle con le mostarde di pomodoro e di pere. E il dolce alla ricotta, assieme al Pizinin, il Verduzzo di Bortolusso. Che Sergio Bortolusso ha descritto soffermandosi anche sulle ricchezze di terreni sapidi e secchi. Sui quali, tra le valli da pesca, è stato possibile sviluppare una viticoltura d’eccellenza.

Carlo Morandini

Carlino 15 settembre 2017

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